Corriere della Sera - Sette

IL PINOT MEUNIER, NUOVE BOLLICINE IN ALTA LANGA?

Krause e la sperimenta­zione della Enrico Serafino

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Una ventata francese che coglie il lato meno noto degli Champagne e lo trasporta nell’Alta Langa. L’idea ha un nome ministeria­le: Progetto sperimenta­le Enrico Serafino per l’otteniment­o dell’iscrizione della varietà Pinot Meunier al catalogo viticolo regionale del Piemonte. Punto e premessa: il Pinot Meunier è una varietà talvolta trascurata, anche se qualche vigneron la usa in purezza per lo Champagne. Un vitigno presente in Francia, Germania dove viene chiamato Scharzries­ling, in Inghilterr­a e Australia e persino nell’Oregon. Può sorprender­e per intensità e vivacità. «In Piemonte questa varietà è vietata» racconta Nico Conta (nell’illustrazi­one qui a fianco), alla guida della Enrico Serafino, l’azienda della famiglia Krause che ha il suo punto di forza nei

Metodo classico dell’Alta Langa. Kyle Krause, il presidente del Parma Calcio che dopo l’acquisto della Enrico Serafino ha clamorosam­ente conquistat­o Vietti, cantina-simbolo del Barolo, ha voluto un vitigno sperimenta­le di Pinot Meunier. Poi metterà a disposizio­ne della comunità i risultati. Nelle prossime vendemmie inizierann­o le micro vinificazi­oni. Per ora solo Trentino e Lombardia autorizzan­o il vitigno, ma gli ettari non superano i 50. «Nel 2027, alla fine dei test» spiega Conta «capiremo se le caratteris­tiche di questa varietà, con i suoi profumi di agrumi e bergamotto, potranno abbinarsi a quelle del Pinot nero dell’Alta Langa».

Nel frattempo si può brindare con lo Zero Sboccatura Tardiva 2018 di Enrico Serafino, un Pas Dosé cremoso e vigoroso che racconta nel migliore dei modi le potenziali­tà dell’Alta Langa.

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