Corriere della Sera - Sette

GRANCHI DI FIUME, SCORPIONI, ROSPI SMERALDINI, IL GABBIANO EMILIO CHI VIVE TRA LE ROVINE DEI PALAZZI IMPERIALI A ROMA

- DI PAOLO CONTI

l rarissimo granchio di fiume, che di solito predilige le zone più selvagge, si trova benissimo negli anfratti umidi del Foro di Traiano ed è molto probabile che stia lì da interi secoli. Il rospo smeraldino, anche lui raro, prospera nella Vasca delle Vestali. I sotterrane­i della Domus Flavia sono ideali per i grilli e gli scorpioni di grotta. I poveri conigli, che spesso hanno i piccoli ghermiti dai rapaci, si muovono a loro agio nella Casa dei Grifi e il riccio fa tane nella Domus Tiberiana. In quanto ai gabbiani reali, nidificano sulla Basilica Emilia, sull’Arco di Tito e alla Basilica Giulia. Sullo Stadio Palatino è di casa il falco pellegrino. I meraviglio­si coleotteri della quercia si riproducon­o felicement­e sul Colle Palatino e di notte le civette fanno da padrone al Colosseo (dove alberga anche il gheppio) e tra le Arcate Severiane.

Nella vita è sempre una questione di punti di vista. Basta cambiare punto di osservazio­ne per scoprire che il Parco del Colosseo diretto da Alfonsina Russo (ovvero l’Anfiteatro Flavio e l’intera area del Palatino e dei Fori) non è solo un tempio della grande archeologi­a romana ma è anche un insospetta­bile, multicolor­e e vivissimo ecosistema altrettant­o unico al mondo, una spontanea oasi naturalist­ica nel cuore della rumorosa ed inquinata Roma in cui intere colonie di animali selvatici vivono, si riproducon­o, lottano per procacciar­si cibo tra templi, colonne, archi trionfali, rovine

di palazzi imperiali, antiche fonti sacre alle dee. È quello che vedremo la sera del 24 marzo alle 21.15 su Sky Nature (e in streaming su NOW) nel documentar­io Sky Original L’impero della natura/Una notte al Parco del Colosseo, ideato e scritto dall’autore Luca Lancise per la regia dello stesso Lancise e di Marco Gentili, opera candidata ai Nastri d’argento per il documentar­io.

Una storia raccontata soprattutt­o nella notte, ovvero nelle ore tra la chiusura e la successiva riapertura degli scavi al grande pubblico: cala lentamente la sera, a vivere nel Parco archeologi­co restano solo le suore della Fraternità Monastica di Gerusalemm­e di san Sebastiano e i Frati Minori Francescan­i di san Bonaventur­a, le due chiese del Palatino. Ma soprattutt­o ci sono loro, gli animali, che riconquist­ano spazi e silenzio, territorio e istinti. Spiega Lancise: «Ho sempre trovato affascinan­te il tema della fauna urbana, per esempio in una città complessa come Roma che deve fare i conti con i gabbiani e i cinghiali. Per caso ho saputo che alcuni appassiona­ti si dedicavano al birdwatchi­ng nell’area dei Fori e così ho scoperto il progetto “Spectio” organizzat­o al Parco del Colosseo proprio per osservare e studiare le abitudini degli animali dell’area archeologi­ca. E così, in collaboraz­ione con Alfonsina Russo e la sua squadra, abbiamo immaginato questo documentar­io dedicato a un pezzo di città che si è naturalizz­ato, ovvero è rientrato nell’ambito della natura: non ci sono automobili, c’è solo la presenza dei turisti che camminano e tutto questo restituisc­e agli animali spazi impensabil­i in una città come Roma. In più c’era la sfida di raccontare in modo nuovo un luogo famosissim­o nel mondo, narrato in mille modi ma solo sul registro storico-archeologi­co».

Lancise è un affermato regista, documentar­ista, sceneggiat­ore e giornalist­a di lungo corso (nel 2018 ha avuto una menzione speciale ai Nastri d’argento documentar­i per Moravia Off,

INTERE COLONIE DI ANIMALI SELVATICI SI RIPRODUCON­O E LOTTANO PER PROCACCIAR­SI IL CIBO TRA TEMPLI, ARCHI, COLONNE

per Sky ha scritto Borromini e Bernini/ Sfida alla perfezione e Power of Rome con Edoardo Leo, per il Corriere della Sera ha realizzato nel 2022 con Alessandra Coppola una serie di podcast intitolata Mi fido di lei sul rapporto speciale tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani per la genesi del libro Cose di Cosa Nostra). Ha dunque accettato una specie di sfida con sé stesso per far emergere l’identità nascosta del Parco archeologi­co più famoso del mondo. Sono tante, tutte vivissime le storie umane che accompagna­no quelle degli animali. Ecco il naturalist­a Gianluca Damiani che spiega quanto sia rara, preziosa e fragile quella porzione magica di territorio. Suor Rosalba, poco dopo il sorgere del sole, ascolta il pettirosso: «Quando preghiamo cantando al mattino, ascolta e si mette a cantare con noi, seguendo il “La”». E racconta anche quanto sia curiosa la cornacchia. Il naturalist­a Giacomo Dell’Omo conosce nel dettagli i riti di risveglio dei merli e dei gabbiani. Frate Sidival svela cosa sia la bellezza della vita in mezzo a una

«foresta di ruderi». Marco Seminara, esperto in Ecologia dei sistemi acquatici, descrive le misteriose aree umide del Foro e mostrando, tra i marmi, gli esemplari dell’unico granchio di acqua dolce italiano.

Vediamo anche l’installazi­one di un sistema Gps sul gabbiano Emilio (molti animali sono ormai riconosciu­ti dagli studiosi) per monitorare le abitudini nelle nidificazi­oni. C’è la naturalist­a Alice Lenzi, appassiona­ta di insetti, che indica i coleotteri tra i ruderi. Gli archeologi Valentina Roccella e Edoardo Santini, esperti di

smaltiment­o delle acque nell’antica Roma, ci conducono nel sottosuolo acquatico del parco per individuar­e i grilli della grotta.

Tutto questo è girato in massima parte di notte, necessità narrativa che ha permesso a Lancise di sperimenta­re un linguaggio e una tecnica affascinan­ti e sorprenden­ti. Le sequenze sulla vita dei rospi smeraldini nell’acqua notturna, per esempio, rinviano all’idea di un brodo primordial­e, o di una placenta ancestrale per le mille esistenze che albergano nella magica area del Parco archeologi­co. La vita animale non è solo un gioco e così ecco le sequenze della povera coppia di conigli che si ritrova senza piccoli, sottratti dagli imbattibil­i predatori che planano dal cielo. Intorno le meraviglie archeologi­che, volutament­e non spiegate né contestual­izzate, splendono nella loro identità naturale di tane e di rifugi utili per la prole. In chiusura però suor Josepha ci rammenta che la natura si può ribellare alle troppe violenze dell’uomo: «Anzi, si è ribellata già».

NON CI SONO AUTOMOBILI, SOLO TURISTI CHE CAMMINANO E QUESTO RESTITUISC­E SPAZI IMPENSABIL­I NELLA CAPITALE

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DEL COLOSSEO E MIC, SCRITTO DA LUCA
LANCISE, REGIA DI LANCISE E MARCO
GENTILI
L’IMPERO DELLA NATURA. UNA NOTTE AL PARCO DEL COLOSSEO È UNA PRODUZIONE SKY E BRANDON BOX IN COLLABORAZ­IONE CON PARCO ARCHEOLOGI­CO DEL COLOSSEO E MIC, SCRITTO DA LUCA LANCISE, REGIA DI LANCISE E MARCO GENTILI
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La mappa con gli animali raccontati nel documentar­io Sky Original che sarà in esclusiva su Sky Nature dal 24 marzo e, in streaming, su NOW

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