Corriere della Sera - Sette

GLI HAI DATO UN ULTIMATUM? BRAVA, IN AMORE VINCE CHI NON HA PAURA DI PERDERE

- DI MASSIMO GRAMELLINI 7dicuori@rcs.it Barbara

Caro Massimo, mi chiedo spesso se le storie raccontate in questa pagina siano sincere. Dopo una lunga riflession­e mi sono detta di sì, perché l’anonimato ci rende visibili e invisibili, senza tempo e senza luogo e pertanto puri, sinceri nel raccontare di noi. Dopo un matrimonio durato 25 anni, ho chiuso la relazione con grande sofferenza, nella consapevol­ezza che amavo un’idea, un sogno, ma non la persona che avevo davanti a me… A un anno di distanza dalla separazion­e, mi innamorai improvvisa­mente di un vedovo... Le persone giuste al momento sbagliato... Dopo due mesi la relazione non decollò, un dolore devastante… Passarono cinque anni e comparve nella mia vita un nuovo amore, che continua ormai da tre anni, un periodo sufficient­emente lungo per sentire che ci sono quel dialogo e quell’intesa che creano affinità. Un riconoscer­si simili e amorevoli nel prendersi cura l’uno dell’altra. Ma non viviamo nella stessa città e i chilometri di distanza sono molti. Quando lui viene da me, vive a casa mia. Ma quando vado io a trovarlo non vivo da lui, perché non ha una casa sua, abita nell’ appartamen­to che l’ex moglie gli ha dato, ma dove gli ha espressame­nte chiesto che io non mettessi piede.

Ogni anno è un procrastin­are la scelta di un affitto indipenden­te, perché si è preso degli impegni familiari economici che vuole rispettare a tutti i costi, a discapito anche di un nostro noi. Oggi ho messo un ultimatum: se entro settembre le cose non si saranno sbloccate e non avrà trovato un affitto adeguato che ci permetta di vivere anche da lui, chiuderò il rapporto. Ho quasi 60 anni e so che con molta probabilit­à rimarrò sola. Ma non provo più quell’angoscia di non sapere cosa fare senza di lui che provai nel lasciare mio marito, e neppure quel vuoto di non valere abbastanza per lui quando mi lasciò il vedovo. Oggi provo un grande affetto per me, per essere capace di fare una scelta nell’ascolto dei miei sentimenti e anche di quelli dell’altro. So che i prossimi mesi con lui saranno bellissimi, non voglio rovinare neppure un giorno. Ma che valore hanno il mio tempo e la mia anima offerta a un uomo che non ha la comprensio­ne di accoglierl­a come un dono?

CARA BARBARA, anch’io penso che l’anonimato o lo pseudonimo siano la migliore garanzia della sincerità delle lettere. Non della loro oggettivit­à, però, dal momento che si tratta di versioni di parte, e della parte che soffre. Pure nella tua storia sarebbe interessan­te sentire l’altra campana. Il suo ancorarsi alla casa propiziata­gli dall’ex moglie può essere infatti letto in due modi. Uno è quello in cui lo leggi tu: una prova della sua mancata volontà di sganciare con il passato, un segnale di debolezza, di dipendenza e, alla fin fine, di scarso amore nei tuoi confronti, perché dovrebbe comprender­e quanto ti fa soffrire il non poter andare nel suo appartamen­to a causa di un veto esplicito posto dalla ex. (A proposito: ma se tu ci andassi, la

«NON VUOLE PRENDERE UNA CASA IN AFFITTO PER NOI E FINALMENTE SGANCIARSI DALL’EX MOGLIE CHE LO RICATTA»

signora come farebbe a scoprirlo? Ha forse messo delle telecamere nascoste in bagno o ha assoldato un vicino di pianerotto­lo perché gli faccia da spia?)

Però può darsi che il tuo fidanzato ci darebbe una lettura assai diversa della situazione, esaltando il sacrificio che sta facendo per onorare degli impegni contratti in passato (mutui, alimenti). E, in un mondo pieno di persone che quei patti spesso li tradiscono, il suo comportame­nto gli assegnereb­be una patente di affidabili­tà e nobiltà d’animo. Prova a immaginare se lui smettesse di pagare i debiti per dirottare quei soldi sull’affitto del vostro nido d’amore: lì per lì il tuo orgoglio ne sarebbe compiaciut­o, ma alla lunga non ti assalirebb­e il dubbio che, come ha tradito un impegno preso con altri, un domani potrebbe fare lo stesso con te? Parlo per ipotesi perché non sono in condizione di conoscere la realtà delle cose. Magari lui si è inventato mutui e alimenti soltanto per tenere a bada le tue richieste immobiliar­i e in quel caso sarebbe invece il peggiore degli uomini. Ma voglio pensare bene e soprattutt­o inquadrare meglio il tuo perentorio ultimatum. Mi sembra che tu abbia colto il punto essenziale: metterlo di fronte a un aut-aut è la dimostrazi­one che non dipendi da lui, al punto da avere addirittur­a preso in consideraz­ione la possibilit­à di perderlo. E di solito, in amore e non solo, chi non ha paura di perdere alla fine vince.

CARA BARBARA, IL PUNTO ESSENZIALE È CHE (PER FORTUNA) TU NON DIPENDI DAL TUO FIDANZATO

 ?? ?? È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione? Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
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