Resta il bivio per l’Economia In campo i nomi di Padoan e Delrio
accordo con Alfano, che vuole un’intesa blindata e «alla tedesca» su quattro punti cruciali: giustizia, lavoro, ius soli e coppie di fatto. Con in più un timbro del premier sull’«emendamento Lauricella», quella norma che impegna la maggioranza ad approvare la legge elettorale solo dopo la riforma del Senato. Con la regola del «prima vedere cammello, poi dare tappeto», il Ncd minaccia sommessamente il voto anticipato e Gaetano Quagliariello avverte: «Finché non vediamo l’accordo non parliamo di ministri, se Renzi pensa di andare in Parlamento con un programma a noi sconosciuto non è detto che entriamo al governo».
Il premier incaricato, stando almeno a ieri sera, non pareva granché allarmato e continuava a promettere ai suoi che il governo sarà «quasi del tutto delettizzato». Vale a dire, che i ministri dell’esecutivo di Enrico Letta lasceranno quasi tutti, e i pochi che rimarranno dovranno cambiare seggiola. Il braccio di ferro dura da giorni, Renzi non vuole Alfano vicepremier e neppure responsabile del Viminale, postazione cruciale alla quale potrebbe approdare Dario Franceschini o, in alternativa, Delrio.
Renzi ha promesso nove donne su diciotto ministri e anche per questo
Il nodo del Viminale Se agli Interni non resterà Alfano, la poltrona potrebbe toccare a Franceschini
Stefania Giannini di Scelta civica ha qualche chance di farcela all’Istruzione. Beatrice Lorenzin confida di restare alla Salute. Maurizio Lupi potrebbe traslocare dalle infrastrutture alla Difesa e a quel punto Mario Mauro, ben visto al Colle, sarebbe a rischio. Gianpiero D’Alia potrebbe lasciare la Funzione pubblica per la segreteria dell’Udc e chissà se Michele Vietti ci spera, visto che aspira ancora alla Giustizia... Per il Guardasigilli il tam tam dei renziani ha lanciato anche i nomi di Livia Pomodoro e Giovanni Maria Flick. Ma Berlusconi ha chiesto a Renzi precise garanzie, il che ha fatto tornare in ballo (con forza) il democratico Andrea Orlando, ora all’Ambiente. La sinistra Pd chiede tre caselle e ne avrà solo due. Gianni Cuperlo si batte per un ministero economico o una postazione in Europa e se potesse scegliere affiderebbe il Lavoro a Guglielmo Epifani.