La «spunta» di WhatsApp e le foto localizzate Seguiti dai telefoni, mentire diventa impossibile
Di ceva Marguerite Yourcenar che le risposte sincere non sono mai nette né rapide. E se la frase è da tenere bene a mente, questa verità, scolpita nella pietra nel 1939 dalla scrittrice francese, oggi potrebbe non valere più. E la colpa sarebbe di una piccola «v» blu.
Ieri se n’è parlato ovunque. Al bar, alla macchinetta del caffè, in mensa. Oggetto: la spunta, opzione introdotta su WhatsApp per assicurare al mittente di conoscere il momento esatto di lettura del messaggio da parte del destinatario. Tradotto per chi non è avvezzo: chi ha inviato un testo non saprà solo se questo è stata consegnato. Bensì conoscerà il minuto esatto in cui questo è stato letto.
Una rivoluzione, l’ha definita qualcuno. Un attentato a migliaia di matrimoni e relazioni, ha gridato qualcun altro. Se la chat acquistata da Zuckerberg per 22 miliardi di dollari è usata da 500 milioni di utenti, questo significa che quel sottile confine tra spunta grigia (messaggio recapitato) e spunta blu (messaggio letto) sta cambiando il concetto di sincerità. «Siamo tenuti alla verità nostro malgrado. Per colpa (o per merito) del progresso mentire è sempre più difficile», sintetizza lo psichiatra Claudio Mencacci.
Addio alle risposte meditate della Yourcenar, dunque? «Hai ricevuto il mio messaggio e allora perché non mi rispondi?», potrebbe diventare un’accusa sempre più frequente ai tempi del tutto e subito. Niente più sfumature e «ti rispondo con calma perché non sei al centro dei miei pensieri » . Quella è responsabile del 40 per cento dei divorzi», tuona l’Associazione degli Avvocati matrimonialisti italiani, che usa espressioni come «app pericolosa» e «infedeltà tecnologicamente assistita». Non si illudano però i traditori seriali: «Non è la tecnologia a fare l’uomo ladro, ma le occasioni della vita reale», sottolinea ancora Cao.
Spazzati via gli allarmismi non rimane che un punto, quello che riguarda paranoici, maniaci del controllo, ansiosi e stalker. È facile infatti che la doppia spunta, per chi non riceve una risposta, suoni come un rifiuto. E che inneschi meccanismi di rabbia. Spiega uno studio del Pew Research Center: se l’oggetto del desiderio non risponde spesso i toni si fanno aggressivi. Ma per il resto non c’è da preoccuparsi. Primo perché su Change.org sono partite le petizioni per rendere facoltativa la nuova opzione di WhatsApp. Secondo perché esistono trucchi per aggirare l’ostacolo, come leggere i messaggi in modalità aerea. Per tutto il resto, c’è sempre la sincerità. Quella autentica.
@martaserafini