De Girolamo: Maurizio fa bene a non cedere Io fui lasciata sola
ROMA Nunzia De Girolamo, il ministro Lupi, suo collega in Ncd, si deve dimettere? «Assolutamente no». Ma lei lo fece, per quei colloqui spiati, finiti nell’inchiesta sugli appalti della Asl di Benevento. «Io, come Lupi, non ero indagata. Mentre chi mi intercettò abusivamente oggi è rinviato a giudizio. Sì, mi dimisi. Nella solitudine più totale. Anche i miei genitori lo seppero da Sky». Allora perché? È pentita? «No, lo rifarei cento volte. Ero sola. Il mio governo era debole e non mi difese. E io volevo tutelare la mia dignità. Ero diventata lo strumento per attaccare Letta e farlo cadere». E Lupi? Perché deve restare? «Perché, come successe a me, non ha contro la magistratura Nunzia De Girolamo, 39 anni, guida il gruppo Ncd alla Camera ma il solito fango mediatico». Si parla di regalie al figlio. «Il venticello del sospetto non basta. Sono sicura che chiarirà». Nel suo caso c’era di mezzo uno zio. «Fui accusata di aver fatto pressioni per fargli avere un piccolo bar in un posto dove invece già stava da 30 anni: come poi venne accertato». Renzi sollecitò le sue dimissioni: parlò di questione di stile. «Sì, noto la netta differenza. E spero che continui così. E non faccia a Lupi quello che ha fatto a me. Anzi mi aspetto proprio che lo difenda e che ci metta la faccia». E perché dovrebbe? «Perché il suo è un governo forte, che ha superato la linea del giustizialismo, ha messo al governo indagati, ha candidato De Luca sul quale incombe la legge Severino. Mi auguro che prosegua in questo senso. Però se Lupi si dimettesse...». Se Lupi si dimettesse? «Se dovesse farlo, penso che tutto l’Ncd dovrebbe uscire dal governo». Una minaccia? «No, un’opinione del tutto personale. Abbiamo tenuto in piedi questa maggioranza nel bene e nel male. Mediando su tutto. Anche su cose su cui non eravamo totalmente d’accordo. Non siamo usa e getta». La corruzione va combattuta o è giustizialismo? «Certo che va combattuta. Ma non con lo specchietto per le allodole di una nomina». Si riferisce a Raffaele Cantone all’Anticorruzione? «Sì, nonostante la stima e la fiducia che ho per lui. La lotta non la può fare da solo. Io ho presentato un ddl per il controllo anche negli enti territoriali. E poi basta guerra politica-magistratura. Ho fiducia nei giudici e credo ancora nella buona politica, ma ognuno faccia il proprio mestiere».