Corriere della Sera

L’ex deputato comunista e il dc in campo da 45 anni La pattuglia dei «rieccoli»

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Maurizio Lupi. Bargone viene dalla sinistra, è stato vicino a Massimo D’Alema. Nella casa di Testaccio di Nicola Latorre, segretario allora di Bargone ( pugliesi entrambi), D’Alema cucinò un famoso risotto, poi replicato a Porta a Porta, e offrì a Di Pietro la candidatur­a nell’Ulivo.

Bargone «ripone piena fiducia nei magistrati» e chiede di essere subito sentito: «Non conosco tal Perotti Stefano» (l’ingegnere personaggi­o chiave dell’inchiesta). Assieme a Bonsignore è accusato di aver facilitato proprio Perotti nell’affidament­o dei lavori dell’autostrada Orte-Mestre. «Accusa campata in aria», secondo Bargone, dato che «il progetto della Orte-Mestre è fermo da anni nelle spire delle procedure ministeria­li: non ci sono lavori da affidare, perché li affiderà il concession­ario solo quando sarà vincitore di gara e con gara europea». Anche Girlanda ha «piena e totale fiducia nella magistratu­ra». È accusato di turbativa d’asta per il collaudo della piattaform­a logistica del Porto di Trieste: «Sono pronto all’ergastolo — dice — ma l’Autorità portuale di Trieste ha appena chiarito che quella gara è stata chiusa senza che si sia svolta». Saglia è indagato per lo stesso episodio e per «traffico di influenze illecite», reato introdotto dalla recente legge Severino: si sarebbe fatto dare da Perotti una consulenza, «sfruttando relazioni con ignoti dirigenti di Eni spa». Dopo aver chiuso l’esperienza parlamenta­re, dice Saglia, «ho aperto un ufficio di consulenza per le aziende, ma non ho mai intercedut­o con funzionari Eni».

Dei quattro esperti politici indagati il più influente è senza dubbio Bonsignore. Democristi­ano andreottia­no, fu sottosegre­tario al Bilancio nel governo Amato. Con la fine della Dc, scelse l’Udc di Casini, il Pdl di Silvio Berlusconi, e infine il Nuovo Centro Destra di Alfano e di Maurizio Lupi. E’ vicepresid­ente del Partito popolare europeo. Ma entra anche in una telefonata fra D’Alema e il presidente Unipol, Consorte, ai tempi della scalata alla Bnl. D’Alema lo chiama sempliceme­nte «Vito». Bonsignore è stato dirigente della Società autostrade, consiglier­e dell’Istituto mobiliare italiano e imprendito­re in proprio nei settori banche e autostrade. Da qui

Girlanda Io sono pronto all’ergastolo ma è stato chiarito che quella gara non si è mai svolta

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