Capsule di caffè e maxiperdite, il pm archivia: Benetton estraneo
Se «condotte truffaldine» vi sono state, «eventualmente ascrivibili ad altri soggetti di cittadinanza straniera», Alessandro Benetton «appare del tutto estraneo a queste lamentate condotte, non essendovi alcuna prova che si sia in qualche modo ingerito nella redazione del business plan relativo all’investimento nella società elvetica Ecc»: il pm trevigiano Massimo De Bortoli chiede l’archiviazione dell’accusa di truffa per la quale in estate Benetton era stato indagato su denuncia di alcuni investitori scottati da 10 milioni persi nell’affare delle capsule del caffè compatibili con le macchine Nespresso, ma brevettate biodegradabili dall’ex manager Nestlé, Jean Paul Gaillard, messosi in proprio con la società «Ecc - Ethical Coffee Company». In tre tranche nel 2008-2010 l’investimento era stato proposto come grande affare dalla divisione francese della boutique finanziaria «21Partners» (guidata da Cedric Abitbol e Gerard Pluvinet, vicino a Benetton e vicepresidente anche dell’italiana «21Partners spa»), con la mirabolante prospettiva di decuplicare in 3 anni il capitale in forza di un ordine di acquisto di 4 miliardi di capsule. Che però non è mai esistito, disvelando l’aleatorietà dei 900 milioni di valore che «Ecc» avrebbe potuto toccare secondo «21 Centrale Partners sa». «Non risulta — scrive ora il pm dopo gli esiti di una perquisizione — che Benetton abbia mai personalmente esternato a taluno le dichiarazioni ingannatrici» alla base dell’imputazione», né è ipotizzabile «un suo eventuale concorso morale nel reato posto materialmente in essere da altri soggetti».