Corriere della Sera

Se il sangue si scioglie davanti a Francesco

- Di Marco Demarco

Vuoi vedere che questa volta San Gennaro farà il miracolo? L’auspicio, che nessuno potrebbe correttame­nte formulare, tanto più un uomo di Chiesa, visto che un miracolo su commission­e suonerebbe male, quasi una contraddiz­ione in termini, è nascosto tra le righe di un libro appena stampato.

A parlare nel testo ( Lettere a Francesco, Guida editore) è il cardinale Crescenzio Sepe e l’occasione è data dall’arrivo del Papa a Napoli, sabato prossimo. Quell’auspicio spunta a pagina 24, dopo preoccupat­e riflession­i su Napoli, città «di parole più che di fatti», dove promesse e impegni «vengono triturati come polvere». Mentre la città vive in religiosa attesa la vigilia, si ricostruis­ce dunque un episodio che avvenne il 21 maggio del 2007. Quel giorno, un altro papa in visita a Napoli, Benedetto XVI, entrò nella Cappella del tesoro di San Gennaro. Il Cardinale Sepe, che fu i francesi, e davanti al generale Jean Étienne Championne­t avviene ciò che molti leggono addirittur­a come un atto di sottomissi­one del Santo: contro il calendario e contro le aspettativ­e dei cattolici filoborbon­ici, il sangue si scioglie. Il secondo episodio è invece del novembre del 1848, quando in fuga dai moti rivoluzion­ari di Roma, Pio IX ripara a Napoli, ospite di Ferdinando II. Devoto e affranto, prima ancora di ritirarsi nella reggia di Portici, il Papa cerca conforto in San Gennaro. Dell’avvenuto scioglimen­to del sangue anche in questa occasione non vi è traccia nei documenti ufficiali. Ma se ne parla da sempre, e nessuno nutre dubbi in proposito. A conferma, c’è poi il dono lasciato dal Pio IX. Un dono assai prezioso: un calice d’oro massiccio che costituisc­e una delle dieci meraviglie del Tesoro di San Gennaro, a sua volta tra i più ricchi del mondo.

È a questo punto che torna l’incognita su sabato. Ci sarà o non la liquefazio­ne del sangue? In altre parole, Bergoglio sarà accolto come Pio IX (e Championne­t) o come Wojtyla e Ratzinger? La questione non è di poco conto, essendo la storia del miracolo (in realtà la Chiesa lo definisce un prodigio, cioè fenomeno non di esclusiva natura divina) da sempre molto legata a quella della città. Ed essendo assai diffusa, ancora oggi, la credenza secondo cui dal prodigio possa dipendere in qualche modo il destino prossimo di Napoli.

Nella fede e nella ragione, quella di sabato sarà una bella prova, perché in ogni caso c’è il rischio di far torto a qualcuno. Ma alle strette, una via d’uscita già c’è. La suggerisce inconsapev­olmente Aurelio de Laurentiis. Nella sua lettera, il presidente del Napoli ricorda che è stato proprio lui, Bergoglio, a dire una volta che «la vita è come una palla in un campo di gioco: bisogna prenderla dalla parte che viene». Insomma, non resta che aspettare, se ci sarà, l’assist di San Gennaro.

@mdemarco55

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