Ecclestone sale sulla Red Bull «La Mercedes aiutata dalla Fia»
Mister E. incendia la F1: «Sulla power unit ne sapevano più degli altri»
Nella battaglia di parole e provocazioni in corso tra la Red Bull e la Mercedes, si inserisce Bernie Ecclestone. E lo fa a gamba tesa: in pratica, secondo Mister E., quelli delle Frecce d’argento avrebbero avuto più che un «aiutino» da parte della Federazione internazionale nella messa a punto delle unità propulsive ibride che hanno messo un giogo sulla F1, avendo le monoposto anglo-tedesche stravinto il Mondiale 2014 e avendo iniziato quello attuale nel segno di una doppietta (a Melbourne).
A Sky Sport, Ecclestone ha usato frasi molto dirette: «La Mercedes sapeva un po’ di più delle power unit perché i suoi tecnici erano a stretto contatto con la Fia per definire il concetto di questo motore». Lavorare assieme all’ente che fissa le regole dà un bel vantaggio, oltre — ciò è altrettanto pacifico — a lasciare inquietanti interrogativi. Per Bernie, dunque, non bisogna stupirsi dei risultati e fa bene la Red Bull a chiedere che la competizione sia rimessa su un piano di equità: «Chris Horner (il team principal della RB, ndr) ha ragione al cento per cento — aveva dichiarato lunedì Ecclestone —: c’è una clausola, voluta da Max Mosley ai tempi in cui governava la Fia, che prevede che si debba intervenire nel caso un fornitore di motori realizzi qualcosa che schiaccia i rivali».
L’assist per Horner, che sta litigando con il suo omologo della Mercedes, Toto Wolff, è palese: del resto si sa che Ecclestone tiene il manager della RB in grande considerazione, al
Ecclestone 1 I tecnici Mercedes erano in contatto con la federazione per definire il nuovo motore
punto che Horner è stato indicato perfino come suo successore. Mister E. ha concluso con una carezza a Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull tentato di uscire dal circus e di vendere alla Audi (dopo un sondaggio, due anni fa, con la Porsche non andato a buon fine), — «È uno sportivo: non se ne andrebbe se perdesse, semmai lo farebbe dopo essere tornato a vincere» dice Bernie — e con una bastonata alla Renault: «Potevi azzeccare il progetto o sbagliarlo. Gli uomini della Renault, che tanto hanno spinto per questa rivoluzione, hanno fallito». Pure questo è un favore all’amico Horner, che con la Così Nico Rosberg su Twitter ha spiritosamente invitato il ferrarista Sebastian Vettel a presenziare al briefing Mercedes nel box di Sepang prima del Gp di Malesia Renault è al minimo storico nei rapporti.
Giriamo pagina. Chiusura su Fernando Alonso. Ieri è volato a Woking alla McLaren (Twitter e dintorni pullula di foto che lo ritraggono sorridente con il direttore sportivo Eric Boullier) e oggi si siede al simulatore: è il ritorno al volante dopo l’incidente, tuttora misterioso, del 22 febbraio e dopo un recupero venato da infiniti gossip che l’ha portato — unico dato di fatto certo — a saltare il Gp d’Australia. Se il test sarà positivo, Alonso dovrà superare la visita fiscale dei medici della Fia. Ma la sua nuova fidanzata, Lara Alvarez, rassicura: «Lo vedrete in Malesia». Siamo a posto: questa ci mancava.
Ecclestone 2 C’è una clausola: la Fia deve intervenire se un fornitore di motori schiaccia i rivali
Sotto tiro La Mercedes del campione del mondo Lewis Hamilton rientra ai box durante il Gp d’Australia vinto domenica scorsa dal pilota britannico. La casa tedesca è al centro delle polemiche (Reuters)