Così i posti fissi sono cresciuti: 79 mila in più
In 2 mesi firmati 79 mila contratti a tempo indeterminato, con un aumento del 38,4%
«Nei primi due mesi dell’anno, grazie agli incentivi della Stabilità, i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti a doppia cifra: 79 mila nuovi contratti, il 38,4% in più rispetto all’anno scorso». Matteo Renzi esprime grande soddisfazione per i «dati sorprendenti» diffusi dal ministero: per quanto in alcuni casi si tratti di stabilizzazioni, il trend significa meno precarietà.
Non è detto che sia tutta nuova occupazione, potrebbero anche essere dati di mera sostituzione: contratti a termine (meno convenienti) convertiti in tempo indeterminato (più convenienti con gli sgravi introdotti di recente). Non è detto, ma per Matteo Renzi, come per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti sono cifre che suggeriscono comunque soddisfazione. «I dati del ministero ci dicono che nei primi due mesi dell’anno, grazie agli incentivi della Stabilità, i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti a doppia cifra: 79 mila nuovi contratti, il 38,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso» (anche se il ministero del Lavoro parla del 35%). Sono «dati sorprendenti», rimarca soddisfatto il presidente del Consiglio.
Di sicuro c’è un dato che lo stesso premier sottolinea, il trend significa meno precarietà, occupazione di qualità migliore: «Non sono solo numeri - dice Renzi - sono storie di vita concreta. E i ragazzi che finalmente firmano un contratto a tempo indeterminato possono accendere un mutuo, avere certezze personali, mettere in cantiere una famiglia. Per me è solo l’inizio, ma ci tenevo a condividerlo anche su questa bacheca (su Facebook, ndr). Ci hanno detto di tutto in questi mesi, ci hanno accusato di voler rendere la nostra generazione per sempre precaria. È vero esattamente il contrario: stiamo dando diritti a chi non ne ha mai avuti. Che bella l’Italia che riparte, avanti tutta».
Per Renzi la novità è anche un «segnale ulteriore della ripresa di sicuro gli imprenditori stanno cominciando a proporre sempre più spesso assunzioni a tempo indeterminato, l’anno scorso erano state il 17% e il 18% del totale dei nuovi contratti, a gennaio e a febbraio. Nei primi due mesi dell’anno in corso le percentuali sono salite al 20% e al 24% del totale dei contratti.
Renzi ha commentato i nuovi dati sui contratti di lavoro