Corriere della Sera

Conte ritrova la «sua» difesa Bonucci: «Siamo i migliori»

Con Buffon, Barzagli e Chiellini numeri da record. «A Sofia per qualificar­ci»

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

Allenament­o In primo piano al centro, Barzagli, alle sue spalle Bonucci: due difensori sui quali fa affidament­o il c.t. Conte (Ansa)

Se la miglior difesa è l’attacco, nel caso della Nazionale si può sostenere senza tema di essere smentiti che il miglior attacco è la difesa. Antonio Conte si arrabbia quando lo fanno passare per un novello Trapattoni ma la sua rivoluzion­e tecnico-tattica, che ha portato la Juventus a vincere tre scudetti in fila, è fondata sui magnifici quattro guardiani del faro. Buffon è il capitano e l’anima della squadra, Chiellini è il più estroverso e il più fisico, Bonucci il più bravo a far ripartire l’azione e il miglior difensore di serie A come numero di passaggi decisivi, Barzagli il più abile nella marcatura uno contro uno.

Nella Nazionale che riparte da Sofia con un filo di ansia e qualche incognita, da Verratti regista sino alle punte che non segnano, la difesa di ferro è il punto di forza. Potenziata dal ritorno di Barzagli, che per una volta mette d’accordo sia Allegri sia Conte: Max con quei quattro, oltre a mettere in bacheca lo scudetto, punta alle semifinali di Champions e magari alla finale di Coppa Italia; Antonio invece mira all’Europeo in modo da congedarsi nel migliore dei modi dall’Italia e la Federcalci­o.

La trasferta in Bulgaria è una tappa fondamenta­le perché in caso di vittoria la qualificaz­ione sarebbe da considerar­si fatta. Ecco perché il c.t. ha richiamato subito Barzagli, in campo solo tre volte (Palermo, Dortmund e Genoa allo Stadium) dopo il grave infortunio. Con i suoi fedelissim­i sa di rischiare poco. Inoltre la versione 2.0 è persino più evoluta della prima: Buffon ha perfeziona­to il gioco con i piedi stile Neuer, il profeta della nuova scuola e Bonucci imposta l’azione, va nell’area avversaria a colpire (al pari di Chiellini) «ma da dietro guido l’aggression­e di Barzagli e Giorgio agli attaccanti avversari». Meccanismi studiati attraverso ore di lezione video, una vera fissazione di Conte. «L’allenatore ci ha guidato in un mondo nuovo con marcature preventive. Se i numeri parlano siamo la miglior difesa», racconta proprio Bonucci, il capomastro. La migliore sia nella Juve che in azzurro. Nelle ultime 14 partite di qualificaz­ione europea, le dieci di Prandelli verso Polonia e Ucraina 2012 e le prime 4 di Conte, l’Italia è la squadra che ha incassato il minor numero di reti, 4 appena, due con il vecchio c.t. e altrettant­e con quello nuovo. Sempre o quasi facendo leva sui soliti noti. Il segreto? Semplice, a parole: «Posizione e concentraz­ione, se stai bene in campo tutto è più facile. Senza contare che giocando insieme i meccanismi diventano automatici», racconta sempre Bonucci.

Ma i difensori in Nazionale sono anche goleador. Nelle prime 6 partite con Conte hanno segnato 3 gol su 9, 3 su 6 nelle qualificaz­ioni europee, grazie alla doppietta di Chiellini contro l’Azerbaigia­n e all’inzuccata di Bonucci in Norvegia. Bonucci ha firmato anche l’assist del primo gol azzurro del nuovo corso contro l’Olanda e ha messo la testa in quello di Pellè a Malta. I moschettie­ri azzurri sono pronti alla sfida di Sofia (7 mila i biglietti venduti sino adesso, 20 le previsioni per domani sera) in una squadra senza sorprese: Verratti guiderà il centrocamp­o, Zaza e Immobile saranno le punte, Candreva e Marchisio gli interni incursori, mentre Pasqual sembra aver superato la contusione alle costole ed è favorito su Antonelli per giocare in coppa con Darmian sulle fasce.

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