Corriere della Sera

«Nel governo si ricordino di noi o sono pronto a dimettermi»

- D. Mart.

Che fine ha fatto Scelta civica? Tra l’8,6% (10,8% la coalizione) delle Politiche (2013) e lo 0.7% delle Europee (2014) c’è di mezzo l’abbandono del professor Mario Monti. Infine, si è visto pure il «trasloco dei montiani» che, con poltrone ministeria­li al seguito, si sono spostati nel Pd (2015). Dall’8 febbraio, poi, il partito inventato dall’ex premier ha un nuovo segretario, il commercial­ista e revisore dei conti veneziano Enrico Zanetti (nella foto), attuale sottosegre­tario all’Economia, che ha perso tutte le truppe al Senato ma ha mantenuto ben 25 deputati: «Siamo la terza gamba del governo ma loro, Pd e Ap, sono ancorati a uno schema a due... Se continua così passiamo all’appoggio esterno». Che intende Zanetti, vi sentite esclusi dal governo? «Siamo certamente sottostima­ti. Sono rimasto solo io, come sottosegre­tario. Gli altri — Giannini, Calenda, Della Vedova, Borletti — se ne sono andati nel Pd. E sono rimasti al governo. Un vero trasloco del cerchio magico dei montiani» . Cosa chiedete a Renzi e ad Alfano? «Finora niente. Però, ora che si parla di sistemare alcune caselle nel governo, e non certo su nostra insistenza, è ben strano che Renzi e Alfano continuino con lo schema a due. Liberissim­i di farlo ma questo vuol dire che anche il governo se lo fanno a due». Lei è pronto a dimettersi? «Ci metto un attimo. Passiamo all’appoggio esterno». Il governo perderebbe un pezzetto di maggioranz­a. «Alla Camera siamo più consistent­i della Lega e ci avviciniam­o a Sel. Siamo una forza liberal democratic­a che punta su fisco meno oppressivo, Pubblica amministra­zione più trasparent­e, alleggerim­ento sostanzial­e del parastato, investimen­ti nelle infrastrut­ture ad iniziare dai porti. Questo è il nostro contributo. Se non piace facciamo un passo indietro». Cosa può farvi cambiare idea? «Essere riammessi nel consiglio dei ministri anche perché ci sarebbe la possibilit­à di spacchetta­re alcune deleghe. Ma sono strategici anche alcuni posti di sottosegre­tario». Di cosa stiamo parlando? «Fisco, Politiche regionali, Infrastrut­ture, Fondi struttural­i europei...».

Dico solo quello che penso: la vecchia dirigenza non ha più molto da dire né da dare

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