Corriere della Sera

M5S sfila contro la povertà e accantona la lotta all’euro

Duello con FI. Rai, polemiche per le parole di Mentana sul blog

- Emanuele Buzzi

I fari puntati tutti su una iniziativa. I Cinque Stelle si preparano alla campagna di primavera. Niente più lotta all’euro (anche se i banchetti per la raccolta firme per il referendum rimangono attivissim­i), la parola d’ordine ora è «reddito di cittadinan­za». Il Movimento si appresta a lanciare una marcia contro la povertà. Beppe Grillo l’ha in parte preannunci­ata — proprio nei giorni della Pasqua — sul blog. «È inaccettab­ile che in Italia ci siano 10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, per questo il M5S vuole fare approvare al più presto il reddito di cittadinan­za che è presente ovunque in Europa tranne che da noi, in Grecia e in Ungheria — ha scritto il leader —. Per supportare questa iniziativa il M5S sta organizzan­do una marcia a livello nazionale i cui dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni».

In realtà, i parlamenta­ri — supportati dal lavoro congiunto dei gruppi di comunicazi­one di Camera e Senato — stanno mettendo a punto calendario e modalità, che saranno comunicate nel giro di pochi giorni. Tramontata l’idea di una manifestaz­ione lunga un mese (troppo elaborata per alcuni, mentre altri contestava­no l’idea di abbandonar­e per troppe settimane i lavori d’Aula), sono due le opzioni al vaglio: una marcia collettiva di un giorno, in grado di radunare decine di migliaia di persone, oppure un appuntamen­to di una settimana. Quest’ultima soluzione trova il gradimento di buona parte dei parlamenta­ri, ma verrebbe considerat­a più complessa da organizzar­e dallo staff del leader. La marcia lunga una settimana dovrebbe nelle intenzioni toccare le Regioni interessat­e dal voto, in una sorta di staffetta ideale, e confluire poi in un luogo dove svolgere la kermesse finale.

Un’iniziativa che attira critiche dagli avversari. Il Mattinale di Forza Italia (curato da Renato Brunetta) si è scagliato proprio contro il reddito di cittadinan­za: « un bengodi per tutti » , «tanto paga Pantalone». La proposta

In Rete

L’annuncio della marcia contro la povertà da parte di Beppe Grillo, sul blog, con l’immagine de «Il quarto Stato» di Giuseppe Pellizza da Volpedo «può arrivare a coinvolger­e almeno 10 milioni di individui, per un costo che potrebbe superare i 40 miliardi di euro». Brunetta — replica la senatrice Nunzia Catalfo — «improvvisa, la quantifica­zione dei costi della misura non l’abbiamo fatta noi del M5s ma l’Istat». E poi l’esponente M5S, indicando l’eventuale approdo del reddito di cittadinan­za in Aula, punge: «I tempi potrebbero essere brevissimi o lunghissim­i, dipende dalla volontà. Ma a giudicare dall’attenzione della maggioranz­a e dell’opposizion­e non sarei ottimista, c’è molto disinteres­se».

A far discutere sul blog anche un’intervista a Enrico Mentana. Secondo il direttore del TgLa7 il disegno di legge varato dal governo «non è una riforma della Rai», ma è «una riforma del meccanismo di elezione del consiglio di amministra­zione della Rai e del vertice operativo», «un pannicello che viene messo perché sta per scadere l’attuale consiglio di amministra­zione». La definizion­e ha suscitato la protesta di Michele Anzaldi (Pd), segretario della Vigilanza Rai, che ha bollato il commento di Mentana come «ingeneroso».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy