Corriere della Sera

Lynch delude i fan: no a «Twin Peaks 2» «Mi danno pochi soldi, non dirigerò il sequel». Dal web la proposta di una colletta e i dubbi su un’altra regia

- Chiara Maffiolett­i

Sei mesi. Tanto è durata la gioia di chi, lo scorso 6 ottobre, ha ricevuto da David Lynch la notizia in cui forse non sperava nemmeno più. «Sta succedendo di nuovo», aveva scritto il regista, confermand­o che sì, sarebbe tornato a dirigere, 25 anni dopo, nuovi episodi di Twin Peaks, venerata serie tv costruita attorno all’inquietant­e omicidio di una 17enne. E invece non succederà. Se anche il mondo di Laura Palmer tornerà a vivere — si parla del 2016 —, comunque non ci sarà chi quel mondo lo ha inventato e costruito attraverso immagini sopravviss­ute al passare del tempo e delle mode televisive.

A farlo sapere, anche questa volta è stato lo stesso Lynch, che sul suo profilo Facebook ha scritto: «Cari amici, Showtime (il canale che trasmetter­à la serie) non ha staccato la spina a Twin Peaks. Ma dopo un anno e quattro mesi di trattative rinuncio, perché non ha offerto abbastanza denaro per realizzare il copione come sentivo che avrei dovuto fare».

Quindi, quasi come per confermare che le sue non erano Infortunio sul set in Messico per l’agente segreto più famoso del mondo. Daniel Craig, il divo britannico che da quattro anni interpreta James Bond, si è lesionato un ginocchio mentre girava una scena d’azione del nuovo film Spectre. L’attore ha approfitta­to delle vacanze pasquali per volare a New York dove è stato operato in artroscopi­a. Potrà tornare sul set il 22 aprile. Secondo la stampa inglese, 007 si è fatto male mentre girava una scena d’azione sulle Alpi austriache, a gennaio; una lesione al ginocchio aggravatas­i a febbraio quando, negli studi Pinewood, nei pressi di Londra, girava una sparatoria. Il regista Sam Mendes ha deciso di andare avanti comunque nella registrazi­one di scene in cui non è presente la star. parole di un pokerista, ha aggiunto: «Nel fine settimana ho iniziato a chiamare gli attori per spiegare loro che non sarò il regista», spegnendo così le speranze di chi si augurava ci fosse ancora margine per un ripensamen­to. «Showtime potrebbe comunque portare avanti il progetto. Amo il mondo di Twin Peaks e mi sarebbe piaciuto che le cose andassero diversamen­te», ha concluso, lasciando spazio alla disperazio­ne Protagonis­ti A destra Kyle MacLachlan (56 anni) e Sherilyn Fenn (50) in un momento della serie del 1990 dei fan che hanno immediatam­ente condiviso e rilanciato sui social network il messaggio, arrivando anche a proporre di unirsi loro per «raccoglier­e il budget necessario per avere Lynch».

Tra le tante repliche, non si è fatta attendere quella di Showtime, i cui toni però sembrerebb­ero meno categorici rispetto a quelli del regista: «Ci ha rattristat­i leggere le parole di David Lynch perché pensavamo di lavorare per giungere a una soluzione con lui su alcuni limitati punti in sospeso», si legge nella nota del canale. Che prosegue con quello che potrebbe essere un ultimo appello: «Anche noi amiamo il mondo di Twin Peaks e continuiam­o ad avere la speranza di riportarlo in auge in tutta la sua gloria con entrambi i suoi creatori, David Lynch e Mark Frost, in testa».

E’ evidente infatti che per scongiurar­e il rischio di una vuota operazione nostalgia o di un progetto interessan­te solo sotto il profilo del marketing, il nome di Lynch è indispensa­bile. Con un sostituto non sarebbe la stessa cosa. Lo sanno gli appassiona­ti della serie, ma sembrano saperlo anche a Showtime, vista la determinaz­ione con cui sono stati inseguiti anche altri nomi che hanno reso grande Twin Peaks, tra cui l’altro produttore Mark Frost o il protagonis­ta Kyle MacLachlan, che tornerà a vestire l’elegante completo dell’agente dell’Fbi Dale Cooper. Fino a ieri, tutto sembrava Laura Palmer Sheryl Lee (oggi 47 anni) ha interpreta­to la 17enne uccisa nella serie pronto per il ritorno. Sembrava che finalmente, dopo 25 anni, quelle domande rimaste irrisolte, quei misteri resi ancora più fitti da un finale tranciato dal calo di ascolti (era il 1991 e l’Abc decise così), fossero vicini a trovare una soluzione.

Ora invece tutto torna incerto. Solo Lynch poteva avere le risposte che mancavano.

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