Corriere della Sera

Striscione choc Curva Sud chiusa

Benitez: «Non basta, chiudiamo gli stadi»

- Di Fulvio Bufi a pagina

Sud dell’Olimpico chiusa per un turno. Il 19 aprile contro l’Atalanta la Roma sarà senza la sua curva. È il provvedime­nto con cui il Giudice sportivo Giampaolo Tosel, letta la relazione di ispettori Figc e commissari della Lega, ha deciso di sanzionare la Roma per gli striscioni esposti da alcuni ultrà contro la madre di Ciro Esposito nel corso della sfida col Napoli, sabato scorso. «Quattro striscioni dal tenore provocator­iamente insultante per la madre di un sostenitor­e della squadra avversaria, deceduto in drammatich­e circostanz­e», si legge nel dispositiv­o.

La Roma sta valutando se procedere con il ricorso. Ma la sforbiciat­a è difficile visto che si tratta di un solo turno: l’unica possibilit­à è ribaltare la sentenza. «Non è giusto nei confronti dei tifosi che vengono allo stadio dover rispondere e subire le conseguenz­e di cose fatte da idioti — la dura reazione del presidente della Roma James Pallotta —. Noi come Roma siamo molto frustrati e delusi, purtroppo non abbiamo il potere di intervenir­e quando succedono questi episodi». Pallotta ha poi telefonato alla mamma di Ciro Esposito. «Il presidente si è scusato per ciò che è successo e si è detto indignato — ha raccontato la signora Antonella Leardi —. Mi ha fatto piacere, è stato un bel gesto. Siamo d’accordo che ci rivedremo per mettere a punto progetti comuni al fianco dell’associazio­ne “Ciro vive”». Oggi alle 18.30 (Sky Sport 1 e Calcio 1), si gioca Parma-Udinese, la partita che si sarebbe dovuta disputare il 22 febbraio e che era stata rinviata da Figc e Lega per la situazione fallimenta­re del club emiliano (come sarebbe successo anche il 1° marzo per Genoa-Parma). L’Udinese è reduce dal pareggio di sabato in casa del Genoa; è 13ª in classifica e ha 34 punti. Ha detto Stramaccio­ni: «Massima concentraz­ione, perché abbiamo la possibilit­à, vincendo, di arrivare a quota 37, tre in

Ma la soluzione contro gli striscioni e i cori offensivi negli stadi deve essere molto più drastica, almeno secondo l’allenatore del Napoli Rafa Benitez. Tornando sull’episodio delle frasi insultanti esposte all’Olimpico nei confronti di Antonella Leardi, il tecnico spagnolo rilancia la questione della tolleranza zero: «Di fronte a episodi come questo bisogna chiudere le curve e gli stadi», dice Benitez quando ancora non è stata comunicata la decisione del giudice sportivo di squalifica­re la Sud.

Il razzismo, come raccontato ieri dal Corriere, arriva ormai sempre più spesso anche sui campi dei giovanissi­mi. E Benitez ci tiene a sottolinea­re che lui la chiusura parziale o totale degli stadi ha cominciato a chiederla proprio da quando ci sono i cori razzisti. «Oggi — meno dei 40 che rappresent­ano la certezza di essere salvi». Il Parma ha appena pareggiato a San Siro con l’Inter; è ultimo con 10 punti (più 3 di penalizzaz­ione), ma ha ritrovato fiducia e morale. Donadoni (foto): «Questo è un passaggio importante, serve la giusta consapevol­ezza per terminare la stagione. I giocatori sanno che il loro futuro dipende anche da ciò che si riuscirà a fare in questi ultimi due mesi sul campo. E sarebbe importante se lo stadio fosse pieno di tifosi». Ieri i aggiunge — con i social si trasmetton­o le opinioni senza alcuna responsabi­lità e la legge deve essere più forte perché in Italia va sempre meno gente allo stadio».

Benitez si concede questa divagazion­e di carattere sociale in una vigilia per lui delicatiss­ima, perché è evidente che dopo gli scivoloni in campionato, andare o non andare in finale di Coppa Italia fa una grossa differenza nel suo bilancio alla guida del Napoli. «Sarebbe la seconda volta consecutiv­a e rappresent­erebbe un bel traguardo. Ma la Lazio non è avversario facile. È una squadra che crea tanto, ma subisce noi dovremo approfitta­rne». E all’eventuale rinnovo del suo contratto penserà poi, anche se dalla Spagna ( come scrive Marca) è dato sicurament­e in partenza. Lui però non conferma: «Tra qualche settimana sentirò il presidente e ragionerem­o sul futuro, per il meglio del Napoli». curatori fallimenta­ri Anedda e Guoitto e il coadiutore Albertini hanno incontrato il presidente dell’Aic, Tommasi, i giocatori e lo staff tecnico per illustrare i passaggi necessari per arrivare al 15 aprile, quando si capirà se sarà possibile continuare l’esercizio provvisori­o e se non ci saranno più le condizioni per farlo». In questo caso non ci sarebbe nemmeno la possibilit­à di arrivare all’asta per chi intende rilevare la società.

Severo

Rafa Benitez, 54 anni, ha allenato in Spagna (Real Madrid B, Valladolid, Osasuna, Extremadur­a, Tenerife, Valencia); in Inghilterr­a (Liverpool e Chelsea) e in Italia (Inter e Napoli). 915 le panchine in carriera (Ansa)

Telefonata Pallotta se la prende con gli «idioti» e chiama la mamma di Ciro «Si è scusato, ha fatto un bel gesto»

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