Corriere della Sera

La lettera appello di Speranza: niente scissione, ma trattiamo

Italicum, il documento punta a raccoglier­e 120 firme. Ultimo nodo: i capilista bloccati

- Monica Guerzoni

La legge elettorale fortissima­mente voluta da Matteo Renzi approda oggi in commission­e Affari costituzio­nali e, dopo giorni di stallo, la minoranza del Pd prende l’iniziativa. La mossa del capogruppo Roberto Speranza è una letteraapp­ello al premier perché riapra il dialogo sull’Italicum: «È vero che le riforme sono ineludibil­i, ma è altrettant­o indispensa­bile farle bene. Nessuno di noi vuole veti, ricatti, ultimatum...».

Con il documento il presidente dei deputati si gioca l’ultima carta per non dividere la sua componente e per scongiurar­e una pericolosa frattura nel Pd, che rischiereb­be di innescare la scissione dell’ala sinistra. «Siamo convinti — si legge nelle due cartelle di testo — che la parola scissione non debba far parte del vocabolari­o del Pd. Questa rottura non possiamo permetterc­ela. Riflettiam­o. Senza fermarci».

Area riformista, che si riunirà oggi, offre al segretario un patto: far passare liscio il testo in commission­e grazie alle dimissioni volontarie di alcuni membri della minoranza e rimandare la battaglia all’Aula. Con una postilla non scritta, che Davide Zoggia spiega così: «Al Senato nessuno di noi farà scherzetti».

Sinistra

Roma, i democratic­i Stefano Fassina e Massimo D’Alema ieri in Campidogli­o alla camera ardente per Giovanni Berlinguer

A Renzi gli esponenti più dialoganti della minoranza chiedono, in sostanza, di soppesare bene l’opportunit­à di portare avanti le riforme senza un pezzo di Partito democratic­o. Questo perché con la fine del patto del Nazareno tra Renzi e Silvio Berlusconi «la maggioranz­a che sostiene le riforme si è ristretta» e in aula, a voto segreto e col Pd spaccato, cattive sorprese non sono escluse.

Ottanta firme sono state già raccolte (Stumpo, Damiano, Epifani, Agostini, Zoggia, Giorgis...) e Area riformista punta a schierarne in calce al testo 120, coinvolgen­do anche i «duri» come Civati, Bindi, D’Attorre. I promotori sono convinti che arriverà anche la firma di Bersani. I toni del documento sono dialoganti, però la richiesta di «superare le criticità» della legge elettorale e della riforma costituzio­nale è la stessa su cui l’ex segretario insiste da settimane. La differenza sostanzial­e è che, per Area riformista, i capilista bloccati sono il solo nodo da sciogliere. «È una regola democratic­a che vale per il Paese e non un problema della minoranza del Partito democratic­o — chiarisce Cesare Damiano —. A Renzi rivolgiamo un appello per l’unità del partito. Il presidente del Consiglio ha già commesso un errore sui

La scadenza Oggi il testo in commission­e. La sinistra: cambiamo, poi al Senato tutto liscio

licenziame­nti collettivi del Jobs act e non vorrei che ci fosse un secondo errore per mancanza di confronto».

La lettera di Speranza è compagni è un estratto dell’intervento con cui, all’ultima direzione del Pd, il capogruppo aveva tentato di convincere Renzi a riaprire i giochi. Ma da allora i vicesegret­ari Guerini e Serracchia­ni (e lo stesso premier) non hanno fatto che ripetere che l’Italicum non si tocca. Renzi teme di infilarsi nella «palude» di Palazzo Madama, dove Miguel Gotor prevede un confronto «particolar­mente acceso». Ai deputati il senatore bersaniano ricorda «che in virtù dell’articolo 67 della Costituzio­ne essi hanno il dovere di rappresent­are anzitutto la nazione» e «tutelare gli interessi della democrazia italiana » . Niente vincolo di mandato, è il messaggio.

Anche Alfredo D’Attorre è convinto che sulla legge elettorale non esista disciplina di partito e, se l’Italicum non cambia, lui non lo voterà. Tanto più che Renzi, secondo il deputato bersaniano, corre verso le urne: «Non vuole un nuovo passaggio al Senato perché non ha i numeri e sta pensando di abbandonar­e al suo destino la riforma costituzio­nale, per andare al voto». Il 27 l’Italicum approderà in aula e D’Attorre non cede: «Io voterò a favore dei nostri emendament­i».

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