Un colosso italiano nell’arredamento: Boffi compra De Padova
Il marchio rilevato attraverso uno scambio di azioni. L’ad Gavazzi: «Puntiamo a 100 milioni di fatturato»
È stato un corteggiamento durato tre anni e ieri si è concluso con uno dei matrimoni di maggior fama nell’industria del design. Da una parte Roberto Gavazzi, l’imprenditore della Boffi, icona dei sistemi per bagni e cucine. Dall’altra Luca De Padova, erede di Maddalena e Fernando De Padova che cinquant’anni fa iniziano la propria attività importando mobili e oggetti scandinavi che venivano venduti nello showroom di Milano.
Ieri gli imprenditori lombardi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per l’integrazione delle due società. Boffi rileverà il 100% della De
Boffi
Nasce nel 1934 quando Piero Boffi lascia la Caproni e fonda un’azienda artigiana
È uno dei brand italiani più famosi per le cucine (
i bagni e dal 2010 per i sistemi di armadi Padova dalla famiglia che a sua volta diventerà socia al 7,5% della stessa Boffi. Nessun versamento di denaro, solo uno scambio azionario che porterà alla nascita di una realtà di matrice italiana nel design, con forti radici familiari. «Volevamo estendere l’attività all’arredamento — spiega Gavazzi, ad di Boffi che assumerà lo stesso ruolo in De Padova — ma volevamo farlo con l’acquisizione di un marchio di pregio».
L’occasione l’ha fornita l’azienda milanese che da qualche anno esplorava l’apertura del capitale a fondi di private equity o a gruppi internazionali del mestiere che avrebbero portato il marchio sotto le insegne di una proprietà straniera. Obiettivo, rilanciare un’attività diventata storica grazie ad architetti come Achille Castiglioni, Vico Magistretti e Dieter Rams. Ma bisognosa di spalle
De Padova
Nasce nel 1956 quando Maddalena Corti De Padova avvia la sua attività con il marito Fernando
Si tratta di un’azienda considerata «icona» dell’arredo ( e del design nel mondo più forti per ritrovare la crescita, soprattutto all’estero dove potrà contare sul network dei 20 negozi di Boffi che in 80 anni ha puntato su Usa ed Europa. De Padova, 7 milioni di ricavi e uno showroom a Milano, si unirà al traino di Boffi e dei suoi 66 milioni di fatturato. Obiettivo: «Arrivare a 100 milioni in quattro anni — spiega Gavazzi — mantenendo i due marchi separati». Luca De Padova conserverà la carica di presidente e diventerà vicepresidente di Boffi. Assieme svilupperanno una piattaforma integrata di arredo e design.