Corriere della Sera

Un colosso italiano nell’arredament­o: Boffi compra De Padova

Il marchio rilevato attraverso uno scambio di azioni. L’ad Gavazzi: «Puntiamo a 100 milioni di fatturato»

- Daniela Polizzi

È stato un corteggiam­ento durato tre anni e ieri si è concluso con uno dei matrimoni di maggior fama nell’industria del design. Da una parte Roberto Gavazzi, l’imprendito­re della Boffi, icona dei sistemi per bagni e cucine. Dall’altra Luca De Padova, erede di Maddalena e Fernando De Padova che cinquant’anni fa iniziano la propria attività importando mobili e oggetti scandinavi che venivano venduti nello showroom di Milano.

Ieri gli imprendito­ri lombardi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per l’integrazio­ne delle due società. Boffi rileverà il 100% della De

Boffi

Nasce nel 1934 quando Piero Boffi lascia la Caproni e fonda un’azienda artigiana

È uno dei brand italiani più famosi per le cucine (

i bagni e dal 2010 per i sistemi di armadi Padova dalla famiglia che a sua volta diventerà socia al 7,5% della stessa Boffi. Nessun versamento di denaro, solo uno scambio azionario che porterà alla nascita di una realtà di matrice italiana nel design, con forti radici familiari. «Volevamo estendere l’attività all’arredament­o — spiega Gavazzi, ad di Boffi che assumerà lo stesso ruolo in De Padova — ma volevamo farlo con l’acquisizio­ne di un marchio di pregio».

L’occasione l’ha fornita l’azienda milanese che da qualche anno esplorava l’apertura del capitale a fondi di private equity o a gruppi internazio­nali del mestiere che avrebbero portato il marchio sotto le insegne di una proprietà straniera. Obiettivo, rilanciare un’attività diventata storica grazie ad architetti come Achille Castiglion­i, Vico Magistrett­i e Dieter Rams. Ma bisognosa di spalle

De Padova

Nasce nel 1956 quando Maddalena Corti De Padova avvia la sua attività con il marito Fernando

Si tratta di un’azienda considerat­a «icona» dell’arredo ( e del design nel mondo più forti per ritrovare la crescita, soprattutt­o all’estero dove potrà contare sul network dei 20 negozi di Boffi che in 80 anni ha puntato su Usa ed Europa. De Padova, 7 milioni di ricavi e uno showroom a Milano, si unirà al traino di Boffi e dei suoi 66 milioni di fatturato. Obiettivo: «Arrivare a 100 milioni in quattro anni — spiega Gavazzi — mantenendo i due marchi separati». Luca De Padova conserverà la carica di presidente e diventerà vicepresid­ente di Boffi. Assieme sviluppera­nno una piattaform­a integrata di arredo e design.

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