Corriere della Sera

Esselunga, utili e 2.500 assunzioni «Il 25 aprile? Siamo aperti da anni»

Risultato operativo a 335 milioni, raggiunti i 7 miliardi di fatturato (+0,8%)

- Corinna De Cesare

All’ennesima polemica con la Coop sulle aperture festive, Bernardo Caprotti risponde con i numeri. Esselunga ha diffuso ieri i risultati del 2014: il gruppo della grande distribuzi­one, arrivato ormai a contare oltre 21 mila dipendenti, nel 2014 ha registrato un utile di 212 milioni, in crescita dai 210 milioni del 2013.

A fine 2014 era stato lo stesso patron di Esselunga a esprimere delle preoccupaz­ioni sull’andamento delle vendite. «C’è una deflazione del 2% e ormai si vende il 40% dei prodotti in promozione. La gente compra uova, farina, acciughe e non la roba cara. Quindi fare gli euro alla cassa non è facile. La chiusura dell’anno non sarà brillante». Le vendite invece, seppur con cautela, si sono confermate in crescita a 7.013 milioni, +0,8%. Ma, ci ha tenuto a ribadire la stessa azienda con una nota, il «dato si confronta con la contempora­nea deflazione dell’1,6% dei prezzi al dettaglio». Premianti, secondo il gruppo, gli sconti nei supermerca­ti che avrebbero portato a una crescita dei clienti dell’8,5%.

A livello di risultati economici, Esselunga ha conseguito un margine operativo lordo di 521 milioni (+3,2%), utile operativo a 335 milioni (+2%) e utile netto a 212 milioni (+0,9%). Fin qui i dati. Cui è seguita una Fondatore Il patron e fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti, 89 anni importante novità: nel prossimo biennio Esselunga ha annunciato 2.500 nuove assunzioni, che andranno ad aggiungers­i alle 1.900 realizzate negli ultimi cinque anni. Spinta del Jobs act? Probabilme­nte sì, anche se il gruppo non ha specificat­o se intende avvalersi della nuova riforma del lavoro o se, come hanno già fatto altri grandi aziende come Novartis, intende usare l’articolo 18 come benefit. La forza lavoro di Esselunga è oggi composta per il 93% da persone assunte a tempo indetermin­ato e per il 75% a tempo pieno. Con investimen­ti che, nel 2014, sono arrivati a 400 milioni raggiungen­do gli 1,8 miliardi negli ultimi cinque anni.

E la polemica sulle aperture festive? Da Bologna, nei giorni scorsi, era arrivata l’accusa del presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini che aveva accusato neanche troppo velatament­e il patron di Esselunga di approfitta­re della scelta delle coop emiliane di chiudere il 25 aprile, rimanendo aperti con ampliament­o delle fasce orarie. Reazioni? Nessuna, a quanto pare. Chi gli è vicino assicura che ormai al quasi novantenne Caprotti certe critiche scivolano addosso. Tanto più che da anni Esselunga resta aperta il 25 aprile ma chiusa il 1 maggio, festa dei lavoratori. Il patron ha preferito trascorrer­e il sabato prima di Pasqua come nel suo stile, tra le casse del supermerca­to di Sesto San Giovanni a controllar­e che tutto fosse in ordine: scaffali, merce, prezzi. Ma ora i clienti lo riconoscon­o e lo fermano, ci chiacchier­ano, scambiano battute. Com’è successo a Sesto, proprio quello che non voleva.

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Polemica

Nei giorni scorsi il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini aveva accusato Bernardo Caprotti di approfitta­re della scelta delle coop emiliane di chiudere il 25 aprile, per tenere aperti i supermerca­ti Esselunga

Il gruppo della grande distribuzi­one guidato Caprotti resta aperto il 25 aprile, anniversar­io della liberazion­e, ma non il 1° maggio, festa dei lavoratori

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