Corriere della Sera

Timori Napoli, fiducia Lazio. È sfida tra progetti Pioli: «Meritiamo questa finale». Il tecnico azzurro: «Dobbiamo dimostrare carattere»

- Napoli, ore 20.45 Andrea Arzilli

Grazie al gol di Gabbiadini che ha replicato a quello di Klose nell’andata dell’Olimpico, il 4 marzo, stasera nel ritorno del San Paolo contro la Lazio al Napoli basterà non subire reti per volare in finale. Il problema è che l’attacco biancocele­ste è il migliore in Italia nel 2015 (26 gol fatti in 13 partite di campionato, la Juve 23), mentre la difesa di Benitez (37 gol subiti) è la peggiore della parte sinistra della classifica, forse disorienta­ta come il resto della squadra dalla super rotazione praticata dal tecnico fin da inizio stagione.

La partita è tutta lì, nel confronto tra due progetti: i timori del Napoli che perde quota in campionato e si aggrappa alle coppe un po’ per assicurars­i l’Europa un po’ per mettere almeno un trofeo in bacheca in attesa di capire se il tecnico spagnolo resterà o meno; e la fiducia della Lazio, un caterpilla­r che, senza ricorrere ad alcun turnover, in campionato ha messo sotto sette avversari di fila mangiando 16 punti al Napoli fino a spingersi sotto la Roma. E che, grazie alla scoperta di Felipe Anderson e alle intuizioni del confermati­ssimo Pioli, ha visto la sua stagione cambiare da anno di transizion­e ad anno buono per vincere la Coppa Italia e andare in Champions con possibilit­à di Folla in delirio Migliaia di tifosi hanno accompagna­to e incitato i giocatori della Lazio (in primo piano Klose) alla partenza in treno verso Napoli (LaPresse) sorpasso sulla Roma e di corna nello specchiett­o. Aria di impresa.

Tant’è che i tifosi laziali, che stasera nel San Paolo riempito dai prezzi popolari (1,20 euro il biglietto per gli abbonati) non ci saranno per il divieto di trasferta, ieri si sono radunati in tremila alla Stazione Termini per accompagna­rla, l’impresa. Un bagno di folla nel quale tutti si sono immersi, da De Vrij a Felipe.

«Possiamo raggiunger­e il nostro obiettivo di inizio stagione — le parole di Stefano Pioli —. Meritiamo questa finale». È vero che nei due precedenti stagionali la vittoria biancocele­ste non è mai uscita, ma la nuova consapevol­ezza deriva dall’identità di squadra, la conquista più importante che induce Pioli a cambiare il meno possibile: a parte Berisha, portiere di coppa, giocherà la solita Lazio con Klose, Candreva, Mauri e Felipe Anderson a fare da traino. Mentre il Napoli, che l’identità la sta ancora inseguendo, dietro ritrova Koulibaly e Strinic e in avanti punta su Higuain, Hamsik e Gabbiadini. «Dobbiamo mostrare carattere, personalit­à e grinta», ha detto Benitez. La finale vale già la palma del progetto migliore. La situazione Napoli-Lazio è la seconda semifinale di ritorno di Coppa Italia All’andata La gara di andata, giocata all’Olimpico, si è conclusa sull’1-1: vantaggio di Klose e pareggio di Gabbiadini Il Napoli si qualifica se Vince o pareggia 0-0 La Lazio si qualifica se Vince o pareggia segnando almeno 2 gol

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