Corriere della Sera

«Mi ha stordita con un pugno» La tassista violentata in auto

Roma, i continui cambi di percorso del cliente. È caccia all’uomo in elicottero

- Rinaldo Frignani

«Venitemi a prendere, sono stata violentata». Più che una voce, alla centrale del Radiotaxi 3570 arriva un sussurro. Un lamento che non lascia presagire niente di buono. Dall’altra parte del microfono c’è «Aquila 9», una collega di 43 anni, sostituta autorizzat­a di un socio della cooperativ­a di taxi più importante della Capitale: è rannicchia­ta sul sedile di guida della sua Dacia parcheggia­ta in fondo a via Pescina Gagliarda, alla Piana del Sole, fra Roma e Fiumicino. Lì, mezz’ora prima, la tassista è stata aggredita da un cliente che alle 7 le aveva fatto segno di fermarsi su via Aurelia, davanti all’Hotel Ergife. La donna — una delle circa mille tassiste romane sulle 8mila auto bianche in circolazio­ne — non ha avuto esitazioni e si è fidata del suo aspetto.

«Avevo appena preso servizio a piazza Irnerio — avrebbe confermato la vittima alla polizia che nella successiva cacia all’uomo ha fatto alzare in volo anche un elicottero —, quell’uomo ha agitato la mano e io l’ho fatto salire a bordo». A quell’ora via Aurelia era già trafficata, con le auto incolonnat­e verso il centro. Il cliente le ha detto di dirigersi dalla parte opposta, verso Fiumicino.

Agli investigat­ori la tassista avrebbe riferito ancora che l’uomo — «circa 30 anni, calvo, molto muscoloso, sicurament­e romano» — le ha fatto cambiare strada più volte. Una tecnica già utilizzata, anche di recente, in altri casi di rapine ai conducenti di auto bianche: quattro colpi, fra riusciti e tentati, sarebbero avvenuti nei giorni scorsi, e in qualche circostanz­a la descrizion­e del falso cliente collimereb­be con quella del personaggi­o di via Aurelia. A un certo punto lo sconosciut­o ha chiesto alla tassista di andare a Ponte Galeria. La Dacia è così arrivata alla Piana del Sole. «Mi ha fatta fermare in quella strada — continua la quarantenn­e —, credevo volesse scendere, invece mi ha tirata indietro con lo schienale e mi ha dato un pugno in faccia».

Stordita, dolorante, bloccata dal terrore, la tassista è rimasta in balìa del bruto. «Poi è sparito con il mio portafogli­o e 90 euro», racconta ancora. L’aggression­e all’autista ha sconvolto tutti. Il presidente del 3570 Loreno Bittarelli chiede «più sicurezza, servono le telecamere sui taxi collegate alla nostra centrale». Protestano anche gli altri sindacati. E mentre il sindaco Ignazio Marino ricorda all’aggressore che «non può sentirsi degno di vivere da cittadino libero in questa città», il leader della Lega Nord Matteo Salvini parla di «castrazion­e chimica per lo schifoso».

La vicenda

L’uomo che ha aggredito e violentato una tassista romana è salito sulla sua autovettur­a nei pressi dell’hotel Ergife di Roma, sull’Aurelia, fermandola direttamen­te in strada

La donna ha raccontato che il «cliente» ha chiesto di essere portato verso Fiumicino; dopo averle fatto fare dei giri a vuoto, l’ha fatta andare su uno sterrato e l’ha colpita con un pugno. Poi le ha rubato i soldi e ha abusato di lei

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