Corriere della Sera

A Piazza Affari pioggia di cedole Caccia ai migliori rendimenti

- Di Marco Sabella

Una somma pari a 14,7 miliardi sta per riversarsi sui risparmiat­ori che investono a Piazza Affari. A tanto ammontano gli utili societari che verranno distribuit­i agli azionisti tra maggio e giugno, nella campagna di stacco dividendi. Una somma imponente, che corrispond­e a un rendimento medio (dividend yield) dell’intera borsa milanese del 3,15%, nettamente superiore al Btp trentennal­e, la cui cedola non raggiunge il 3%, e al decennale, che venerdì scorso ha chiuso poco sotto l’1,7%. Attualment­e sono circa 20 le quotate in Piazza Affari che superano la soglia di un rendimento del 3%. Tra queste UnipolSai, un dividend yield del 7,4%, Eni (6,6%) e Snam (5,5%). «Corriere Economia», in edicola domani con il «Corriere della Sera», analizza pregi e limiti del criterio di un alto dividendo nella selezione dei titoli azionari. Perché in questo momento Piazza Affari, nonostante la correzione delle ultime due settimane, continua a viaggiare con il vento in poppa e da gennaio registra un rialzo che ha raggiunto il 22%. Le azioni italiane, dopo uno storno di circa il 5% per l’incertezza sulla nuova crisi del debito greco e sull’improvviso aumento dei rendimenti delle obbligazio­ni a lunga scadenza, hanno ripreso a marciare a pieno ritmo. Ancora alla fine della scorsa settimana, dopo il voto in Gran Bretagna e i dati Usa sul lavoro, le borse europee hanno registrato un rialzo di oltre il 2%. Secondo i gestori, la crescita potrebbe ancora continuare, a patto che i segnali di ripresa dell’economia vengano confermati e che i tassi Usa subiscano un rialzo controllat­o e senza strappi.

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