Corriere della Sera

«Statali, stop ai dirigenti esterni Nuove assunzioni? Pochi fondi»

Madia: non temiamo la Corte sui contratti bloccati, dopo la crisi un tavolo

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Chi è Marianna Madia, classe ‘80, è ministra per la Semplifica­zione e la Pubblica amministra­zione. È diventata deputata nelle liste del Partito democratic­o nelle elezioni del 2008 norma sarà pressoché inutile».

Avete fissato già le regole dei nuovi concorsi?

«Saranno fatti in base ai fabbisogni superando il criterio della pianta organica. Per i dirigenti mi piacerebbe che all’ipertecnic­o di diritto amministra­tivo si preferisse chi sappia gestire risorse umane e economiche».

Il blocco dei contratti sarà spazzato via da una sentenza come quella sull’indicizzaz­ione delle pensioni?

«C’è già stata una sentenza che ha confermato il blocco, purché temporaneo e finalizzat­o a meccanismi solidarist­ici nel Paese. E noi nella legge di Stabilità abbiamo dato 80 euro a chi guadagnava meno e sostenuto gli ammortizza­tori sociali. La sentenza inoltre assegna un valore alla maggior stabilità del posto nel pubblico rispetto al privato».

Resta il fatto che il blocco dura dal 2009.

«Stiamo sfruttando le attuali condizioni più favorevoli per fare riforme che aiutino la crescita. Poi potrà ripartire la dialettica normale sui contratti».

Intanto pagherete i dipendenti delle Province?

«Sì, e i sindacati lo sanno. Trovo irresponsa­bile che abbiano lanciato un allarme infondato». Perché infondato? «Il taglio di un miliardo alle Province non ricade sugli stipendi ma sugli sprechi. Le Province sono state aiutate con la proroga dei mutui e un fondo immobiliar­e che apporta liquidità. Se le Regioni non saranno tempestive a indicare i percorsi di ricollocam­ento, interverre­mo usando il portale della Funzione pubblica, già attivo e finanziato, per dare un posto a tutti. Nessuno perderà il lavoro e nemmeno lo stipendio».

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