Corriere della Sera

Giù dal quinto piano dell’hotel Il giallo dello studente in gita

Milano, morto un 19enne padovano. Si indaga sui lividi a un braccio

- Cesare Giuzzi

Il mistero di un volo di quasi venti metri. Dalla finestra del quinto piano fino al cortile dell’hotel. Il corpo scoperto solo alle 8 di mattina, quando un dipendente dell’albergo ha visto quel ragazzo in slip e maglietta sul cemento, davanti a una porta di servizio. Domenico Maurantoni­o aveva 19 anni compiuti lo scorso primo marzo. Era a Milano in gita con la sua classe, Quinta E del liceo scientific­o Ippolito Nievo di Padova. Uno degli istituti più conosciuti della città. E Domenico era un bravo studente: passione per la musica, la fidanzat a , n e s s u n p r o b l e m a psicologic­o e niente messaggi d’addio.

Erano arrivati a Milano sabato, ieri avrebbero dovuto visitare i padiglioni di Expo. Ma la gita è stata interrotta. Il pullman grigio è rimasto nel parcheggio sul retro dell’hotel Da Vinci di via Senigallia, a Bruzzano, nella periferia Nord di Milano: un enorme edificio lilla riaperto lo scorso marzo, 8 piani e 307 camere circondate da due palazzi abbandonat­i. Per la polizia il giovane sarebbe caduto « accidental­mente » . Che tradotto significa che al momento non ci sono sospetti sul fatto che qualcuno, magari per gioco, possa averlo spinto giù. Ma ancora non è chiaro come e perché il liceale sia caduto mentre i suoi compagni dormivano. Gli studenti hanno detto alla polizia di non aver visto né sentito nulla di strano. Però gli investigat­ori della squadra Mobile, coordinati dal pm Claudio Gittardi, sospettano che in realtà qualcuno degli amici abbia raccontato solo una parte della verità. Non quella sulla serata: i ragazzi che — come spesso accade durante le gite scolastich­e — bevono qualche superalcol­ico, le stanze che si aprono e si chiudono fino a notte fonda, qualcuno che tira l’alba ascoltando la musica. Ma piuttosto sull’orario della caduta e sull’esatta dinamica: una volta esaminato il cadavere del 19enne, il medico legale ha scoperto Vittima Domenico Maurantoni­o, 19enne di Padova, trovato morto ieri mattina. Il ragazzo era in gita con la scuola (il liceo scientific­o «Ippolito Nievo») per andare a Expo. A sinistra la finestra dell’hotel da cui lo studente è precipitat­o alcuni lividi sul braccio. Segni compatibil­i con una forte costrizion­e, come se qualcuno avesse disperatam­ente tentato di trattenerl­o. Ma è solo un’ipotesi, già oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia.

I due compagni di stanza, interrogat­i in questura fino a tarda sera, non hanno saputo chiarire quando Domenico si sia allontanat­o dalla camera: «Aveva bevuto una birra, stava bene. Alle 2 di notte dormiva nel suo letto. Alla mattina non c’era, pensavamo fosse andato in un’altra stanza. Poi abbiamo visto la polizia e abbiamo capito». Con loro sono stati interrogat­i anche i professori dell’istituto: « Una tragedia, adesso non c’è niente da dire», spiega un insegnante circondato dai ragazzi che piangono e si abbraccian­o: «Vorrei tornare in camera e trovarlo là».

La preside del Nievo, Maria Grazia Rubini, esclude l’ipotesi di un «festino»: «In questa storia non c’entrano alcol o stupefacen­ti. Era un bravo ragazzo» In un primo tempo la polizia aveva sospettato che lo studente fosse caduto dalla scala antincendi­o, magari dopo un malore. Sembra invece che il ragazzo sia precipitat­o da una finestra del corridoio del quinto piano dell’albergo, lo stesso dove si trovava la sua stanza. Gli investigat­ori hanno trovato alcune tracce organiche: potrebbe trattarsi di feci. Forse Domenico si è sentito male dopo essersi sporto dalla finestra, o forse non era solo e qualcuno, dopo uno scherzo, ha cercato di trattenerl­o per un braccio prima della caduta nel vuoto.

La sera precedente aveva bevuto una birra prima di andare a letto I compagni di stanza Il mistero Il cadavere del giovane scoperto soltanto ieri mattina dal personale dell’albergo

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