Corriere della Sera

Berlusconi boccia Inzaghi: «Tra noi visioni differenti»

Crisi Milan «Gli ho chiesto di lanciare i giovani, non lo ha fatto»

- di Monica Colombo e Arianna Ravelli

Crisi Milan, Berlusconi allarga il solco che lo divide da Pippo Inzaghi: «Visioni diverse». Poi: «Gli ho chiesto di lanciare i giovani, non lo ha fatto». Si complica la cessione della società. (Nella foto, i due dopo la finale, vinta, della Champions League 2007)

Il tempo di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan è scaduto. Lo ha annunciato ieri, a due giornate dal termine del campionato, Silvio Berlusconi, a Saronno per un comizio. Il presidente rossonero, dopo aver ricevuto il certificat­o di nascita di papà Luigi, si è soffermato al Milan Club Stella. Davanti a uno stuolo di signore adoranti («dai Silvio portaci in Europa» è il coro-supplica), in cerca di autografi («questa è la penna per scrivere le formazioni» la risposta), il numero uno del Milan lascia presagire l’addio imminente al tecnico milanista. «Inzaghi ha un bellissimo rapporto con il gruppo, ma abbiamo avuto visioni diversific­ate in tante occasioni. Questo però è un discorso che affrontere­mo al momento opportuno». In particolar­e all’allenatore ha un rimprovero da muovere: «Ci sono diversi giovani interessan­ti in rosa. Avevo espresso il desiderio che qualcuno di loro potesse giocare in prima squadra, ma la richiesta è rimasta inevasa».

Nella tappa del tour elettorale non nasconde le preoccupaz­ioni per la convivenza calcistica con i nuovi ricchi con i quali è difficile competere. «Vero è che il brand del Milan è fortissimo in Cina, con 350 milioni di tifosi in giro per il mondo. Però sto cercando di individuar­e un gruppo di possibili sostenitor­i del Milan che condividan­o con me la necessità di fare quei finanziame­nti necessari in questo momento. Nel mondo del calcio è addirittur­a entrato uno stato come il Qatar che ogni anno finanzia club come il Psg e il Manchester City».

Di certo non ci sarà Bee Taechaubol come futuro socio. «Bisogna che ci sia qualcosa in più della ricerca di popolarità per pensare di investire nel Milan». La ricerca di partner sarà perciò ponderata. «Se non troverò qualcuno che porterà avanti il Milan con me con nuovi finanziame­nti, andrò avanti io a fare il presidente e ho in mente un Milan tutto italiano. Di offerte ce ne sono diverse: le stiamo valutando, ma dobbiamo farlo con prudenza perché sarà una scelta irreversib­ile». Intanto il mercato è bloccato in attesa che il futuro assetto societario sia delineato. «È un problema che stiamo cercando di risolvere con qualche mio finanziame­nto immediato. Ma non c’è nessuna data entro cui decidere». Il primo rebus da affrontare è il nome del prossimo allenatore. «Ancelotti? Bisogna parlare di nomi concreti e stiamo esaminando il da farsi. Conte? Vediamo, non è questa la sede per parlarne». Il presente è grigio, ma le ambizioni per il futuro non mancano. «Nel calcio ci sono alti e bassi, ricordiamo­ci che ero impegnato nella battaglia per la libertà e non ho rivolto al Milan tutte le attenzioni. Vediamo se sarà possibile una mia dedizione completa. Un ritorno in Europa? Al più presto, alzare le Coppe è un esercizio che a un’età come la mia fa solo bene...».

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(Getty Images) Bocciato Filippo Inzaghi, 41 anni, da quest’anno sulla panchina del Milan: con lui i rossoneri hanno ottenuto 11 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte, conquistan­do 46 punti e posizionan­dosi all’undicesimo posto in classifica

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