«Valls fa bene: i clandestini ci percepiscono come l’Eldorado»
Il sindaco di Nizza: «Da noi moltissimi vantaggi sociali, altrove meno. Serve una riforma del welfare»
Per il ministro della Giustizia Johansson è la «strada giusta» nel momento in cui «è chiaro ormai che dobbiamo aumentare lo sforzo di condividere la responsabilità»
Il sindaco di Nizza Christian Estrosi era accanto a Manuel Valls, sabato a Mentone, quando il premier ha annunciato il no della Francia alle quote proposte dall’Unione europea. Ex ministro, deputato e candidato alla presidenza della regione per il centrodestra, il figlio di immigrati italiani Estrosi chiedeva da tempo più fermezza sull’immigrazione.
L’opposizione, che lei rappresenta, oggi è d’accordo con il governo. La Francia sembra unita contro le quote.
«Manuel Valls ha fatto bene a rifiutare la proposta dell’Unione europea. Sarebbe ridicolo redistribuire i migranti illegali tra Paesi che hanno gradi di protezione sociale diversi. Non siamo d’accordo però con Valls quando Valls si dice favorevole a una ripartizione di quanti chiedono il diritto di asilo, che oggi equivale a una passerella per i clandestini. Solo il 5% dei respinti vengono effettivamente riaccompagnati alla frontiera.Il diritto di asilo costa alla Francia oltre 15 milioni di euro al mese. È una spesa colossale».
L’idea delle quote era giudicata dall’Italia come un passo in avanti, il riconoscimento che il problema degli sbarchi è europeo, non solo nostro. Non le pare?
«La responsabilità è europea, non italiana, su questo non ci sono dubbi. Ma dobbiamo evitare che certi Paesi come la Francia vengano percepiti dai migranti come un Eldorado. In Francia esiste l’aiuto medico di Stato, che viene concesso dopo tre mesi a chiunque si trovi in situazione irregolare sul nostro territorio: costa un miliardo l’anno. Lo stesso vantaggio non esiste in altri Paesi europei. Serve una riforma globale dei sistemi sociali, e spiegare che la Francia non è una terra promessa, ci sono milioni di disoccupati e di poveri». Quote (in %) per la distribuzione dei migranti proposte dalla Commissione
Da sindaco della vicina Nizza dove arrivano molti migranti attraverso l’Italia, che cosa pensa dell’azione delle autorità italiane?
«Fanno quel che possono, non mi sento di rimproverare loro nulla. Mi piacerebbe però L’errore Ridicolo redistribuire i migranti illegali tra Paesi che hanno protezioni sociali diverse
18,4 che l’Europa desse più mezzi all’Italia e anche alla Francia. La gente muore nel Mediterraneo da anni, abbiamo perso tempo».
Con il no della Francia e anche della Spagna pensa che il piano Juncker sulle quote sia definitivamente tramontato?
«Lo spero. Non ce lo possiamo permettere. Ricorrere alle quote significa accettare l’idea che accogliamo dei migranti per condannarli alla miseria. Non è quel che auguro né a loro, né al mio Paese né all’Unione europea».
@Stef_Montefiori