Corriere della Sera

Violenza negli Usa, svolta di Obama «Smilitariz­zate» le forze di polizia

La decisione dopo i disordini razziali a Ferguson e Baltimora: «Creare fiducia»

- Massimo Gaggi

NEW YORK Autoblindo intorno ai campus delle università nelle quali manifestav­ano i ragazzi di Occupy Wall Street, poliziotti in assetto antisommos­sa armati anche con lanciagran­ate per prevenire rivolte nei ghetti. In America le forze dell’ordine hanno cominciato a ricevere equipaggia­menti più pesanti — armi automatich­e e veicoli blindati — dopo gli attentati di Al Qaeda dell’11 settembre 2001. Ma il fenomeno ha avuto un’impennata impression­ate negli ultimi anni, col Pentagono che ha cominciato a distribuir­e ai commissari­ati i blindati e molte armi rientrate con le

Nuove misure Gli sceriffi potranno ottenere ancora armi speciali, ma dovranno addestrare i loro agenti

truppe Usa da Iraq e Afghanista­n e destinate a finire, altrimenti, in qualche magazzino.

Ma l’ostentazio­ne di questi equipaggia­menti ha mandato su tutte le furie le popolazion­i locali, facendo somigliare i poliziotti più a truppe d’occupazion­e che a sorveglian­ti della sicurezza dei quartieri. Così ora Barack Obama ha deciso di dire «basta»: la Casa Bianca ha ordinato ieri alle forze armate di non distribuir­e più equipaggia­menti di stile militare ai dipartimen­ti di polizia. Contee e sceriffi che temono sommosse potranno ottenere ancora protezioni e armi speciali, ma dovranno farne esplicita richiesta e dovranno sottoporre i loro agenti a un addestrame­nto specifico.

In questo campo lo spartiacqu­e è stato l’incendio di Ferguson. Quando nella città del Missouri iniziò la sommossa dopo l’assoluzion­e del poliziotto che aveva ucciso un ragazzo nero disarmato, ad alimentare le tensioni contribuì anche l’ostentazio­ne di mezzi blindati da parte della polizia. Una lezione che è stata rapidament­e assimilata: a Baltimora la polizia ha affrontato i manifestan­ti del ghetto senza mezzi pesanti, solo autopattug­lie. E anche quando il governator­e, temendo il peggio, ha chiamato la Guardia Nazionale, i suoi uomini e i relativi mezzi sono rimasti in disparte.

Ieri il presidente ha spiegato la sua scelta durante una visita al presidio di polizia di Camden: una città del New Jersey presa dalla Casa Bianca come modello di ordine pubblico garantito in una città «problemati­ca» non col pugno di ferro ma cercando di dialogare con la comunità. Sempre ieri il governo ha pubblicato un rapporto di 116 pagine redatto da una task force creata da Obama dopo i disordini di Ferguson: il documento invita le polizie ad assumere «un atteggiame­nto da guardiano piuttosto che da combattent­e, per cercare di ripristina­re un rapporto di fiducia reciproca coi cittadini».

«Ci siamo resi conto», ha spiegato Obama, «che una polizia militarizz­ata appare alla gente come una forza d’occupazion­e, estranea alla comunità: è una presenta che intimidisc­e e aliena le simpatie, manda un messaggio sbagliato. Qui a Camden si segue una strada diversa, con buoni risultati: un esempio da seguire». Non tutti sono d’accordo: i conservato­ri pensano che i poliziotti vadano protetti anche con equipaggia­menti militari, mentre secondo le associazio­ni per i diritti civili a Camden la polizia, anche senza blindature, usa comunque la mano pesante per mantenere l’ordine.

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A Ferguson Poliziotti in assetto antisommos­sa dopo la morte del giovane afroameric­ano Michael Brown

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