Franco Tosi, c’è l’accordo per un nuovo referendum Termomeccanica fa ricorso
Doveva essere la giornata del sollievo. Dell’accordo che salva i 346 posti di lavoro della Franco Tosi di Legnano, lo storico marchio delle turbine made in Italy. L’intesa in effetti c’è. Ma proprio mentre Fiom, Fiom e Uilm ieri sera erano riunite con l’acquirente (Alberto Presezzi della Bruno Presezzi di Burago Molgora), è arrivata la doccia fredda: la notifica del ricorso di Termomeccanica al Tar della Lombardia contro l’assegnazione della Franco Tosi alla Presezzi stessa.
Oggi l’accordo verrà presentato in assemblea ai lavoratori. Mercoledì si chiuderà il referendum. Quindi si arriverà alla firma del contratto di cessione alla Presezzi, ragionevolmente lunedì prossimo. La tempistica è fondamentale. Se prima di lunedì il presidente del Tar della Lombardia decidesse per la sospensiva dell’atto materia di contendere (l’autorizzazione del ministero dello Sviluppo ad accettare l’offerta di Presezzi) allora anche la firma del contratto di cessione andrebbe sospesa. Se va bene fino alla pronuncia di merito sulla sospensiva stessa. Se va male fino alla decisione del Tar sull’intero ricorso. Da notare: se la sentenza del tribunale arrivasse oltre il 30 giugno la Franco Tosi sarebbe fallita.
La questione sindacale – che aveva creato non poche fibrillazioni – passa ora in secondo piano. L’accordo unitario attuale tra Fim, Fiom e Uilm è frutto di supplementari di trattativa dopo che a fine aprile l’intesa siglata da Fim e Uilm era stata bocciata dai lavoratori. Il nuovo accordo contiene condizioni migliorative rispetto alle tutele in caso di licenziamento disciplinare. La Presezzi si è poi impegnata a non utilizzare gli ammortizzatori in modo unilaterale nei cinque anni del piano industriale. In base all’accordo 170 dei 346 dipendenti della Franco Tosi tornerebbero subito al lavoro. Altri 40 nel prossimo biennio; 15 sarebbero assunti in Presezzi e 16 resterebbero in carico alla procedura mentre un’ottantina avrebbero diritto alla pensione. Resterebbero fuori alcune decine di lavoratori che la Franco Tosi potrebbe riassorbire al termine del biennio.