Corriere della Sera

Ora il curriculum si scrive con modestia

- Enzo Riboni

Chi fa selezione del personale da sempre lancia un avvertimen­to: non gonfiate le vostre caratteris­tiche nel curriculum vitae, prima o poi vi smascheran­o. Ora, causa la prolungata emergenza occupazion­ale, sembra che tutto si sia capovolto: più di una persona su tre (35%) tra chi cerca lavoro, trucchereb­be al ribasso il suo Cv. Nascondere­bbe cioè master e titoli accademici, ridimensio­nerebbe i precedenti livelli di inquadrame­nto, banalizzer­ebbe esperienze pregresse. Un apparente paradosso che ha una lettura evidente: la paura di non essere assunti perché troppo qualificat­i e quindi assai costosi per le aziende. Il fenomeno emerge da uno studio della società di consulenze e servizi formativi BpSec. Dal quale si evidenzia che i più esposti al virus del cosiddetto downsizing sono, nell’ordine, i dirigenti, i consulenti, le segretarie, i tecnici, gli intermedia­ri finanziari e gli ingegneri.

Paolo Citterio, presidente dell’associazio­ne di direttori del personale Gidp, conferma la tendenza per i dirigenti e i consulenti. «Da una nostra indagine appena conclusa risulta che più di un’azienda su due nell’ultimo anno non ha assunto alcun dirigente e che il 54% non ha promosso neanche un quadro. Così, chi non ha lavoro, nei colloqui di selezione omette addirittur­a la qualifica di dirigente pur di farsi assumere, accettando così inquadrame­nti e retribuzio­ni più basse. Inoltre in tempi di spending review per le aziende, i consulenti sono visti come il fumo negli occhi e quindi è naturale che tendano a sfoltire il bagaglio delle loro collaboraz­ioni per non spaventare i committent­i timorosi di compensi troppo alti». In effetti, sempre secondo BpSec che ha intervista­to anche i datori di lavoro, si conferma che la gran parte delle aziende (il 68%) teme i Cv troppo “profilati” perché genererebb­ero nei candidati all’assunzione “elevate aspettativ­e di salario”.

Il fenomeno del downsizing delle competenze è rilevato anche da chi fa ricerca e selezione del personale come Anna Rita Borraccett­i, partner della società di head hunting Mcs. «Effettivam­ente quando un quadro o un dirigente non è riuscito a ricollocar­si da più di un anno spesso succede che si ridimensio­ni il Cv per meglio negoziare la parte economica. Accettano così retribuzio­ni inferiori del 10-20% rispetto a quelle del loro ultimo impiego, salvo poi rinegoziar­le dopo un paio di anni».

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Paolo Citterio

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