UnipolSai, compra Una e lancia il polo degli hotel
( c.tur.) Nascerà in settimana il campione nazionale degli alberghi a 4 stelle frutto dell’integrazione tra la Atahotels del gruppo UnipolSai e la Una hotels, catena finita in mano alle banche nell’ambito del dissesto del gruppo di costruzioni Btp. Conclusa la due diligence, si stanno definendo gli ultimi passaggi e affinando le bozze dei contratti. La firma sarebbe in calendario venerdì 22, salvo imprevisti. Il 17 maggio la Fenice — in mano a Unicredit, Mps a agli altri creditori tra cui la stessa Unipol banca — ha prorogato di dieci giorni l’esclusiva alla compagnia assicurativa, nonostante fosse arrivata in extremis una nuova offerta della spagnola Nh hoteles. Segno che le banche hanno confermato la convenienza e la solidità del piano di Atahotels, che in un secondo tempo prevede anche il coinvestimento nel polo alberghiero del Fondo strategico. L’accordo contempla due distinti contratti: il primo per l’acquisto da Una hotels del ramo d’azienda con la gestione di 31 alberghi e resort per 3 mila camere e il secondo per rilevare 17 immobili che confluiranno in un fondo real estate, già operante, gestito da UnipolSai investimenti sgr.
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Componenti Fiat, Gorlier al posto di Razelli
Cambio della guardia alla guida del settore componenti di Fiat Chrysler, imperniato sulla Marelli. Da fine giugno l’incarico di chief operating officer del settore sarà assunto da Pietro Gorlier ( foto), ora a capo dell’area Mopar (part & service), ruolo che manterrà. Gorlier è uno dei 21 manager del Gec, il Group executive council guidato da Sergio Marchionne, è prenderà il posto di Eugenio Razelli che lascia il gruppo dove ha percorso due tratti di carriera. Il secondo iniziato 12 anni fa chiamato dall’allora ad Giuseppe Morchio.
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La Fondazione Triennale? È un ente privato
( f.ta.) L’appello è stato respinto ieri dal Consiglio di Stato che, dopo nove anni, ha dato definitivamente ragione alla Fondazione La Triennale di Milano e torto al ministero dell’Economia, a quello per i Beni e le Attività culturali e all’Istat. Il verdetto è della sesta sezione, che ha riconosciuto la natura di ente privato della Fondazione in forza dei decreti legge che portano il nome di Veltroni. La conseguenza è che La Triennale non rientra nell’elenco degli enti che gravano sui conti pubblici e, di conseguenza, non si applicano le norme per il contenimento della spesa pubblica, né deve riversare allo Stato una percentuale delle somme custodite in cassa come contributo alle finanze pubbliche. La Fondazione, difesa dall’avvocato Francesco Perli, ha presentato ricorso al Tar della Lombardia nel 2006 sostenendo sia di essere persona giuridica di diritto privato sia di non rientrare tra gli organismi che gravano sulla finanza pubblica in quanto nei quasi dieci anni precedenti aveva ricavato più del 50% delle risorse dalle proprie attività e produzioni culturali, direttamente e tramite la controllata Triennale servizi. Anche il giudizio di primo grado si è concluso con sentenza del Tar favorevole alla Triennale
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