Santoro difensore dei talk: ho idee nuove, cerco la rete
Volti La giornalista Giulia Innocenzi (31 anni) con il suo mentore Michele Santoro (63)
Michele Santoro chiude l’esperienza di «Servizio pubblico» con la puntata del 18 giugno a Firenze. E pensa al futuro: «Ho tante idee, mi rivolgerò a La7, alla Rai a Sky». Annuncia la sua decisione di non realizzare più «trenta puntate l’anno, sicuramente per un lungo periodo» mentre presenta la nuova edizione di «Announo» condotta da Giulia Innocenzi che partirà giovedì 21 maggio prossimo su La7 (quattro appuntamenti, tutti sul tema dei diritti, lasciando la conclusione della stagione a Santoro). Secondo il conduttore non è in crisi il talk show ma il modo «sconsiderato» di proporlo degli editori televisivi: «Troppi appuntamenti che si sovrappongono, con pochi ospiti interessanti quindi sempre gli stessi. Una crescita assurda dell’offerta politica, in un momento di domanda molto bassa. Sono onorato di aver lavorato per La7, Urbano Cairo come editore è un esempio straordinario di libertà, mai un condizionamento. Mi auguravo che La7 diventasse il cavallo più veloce della tv italiana, ma l’innovazione ha avuto scarsi margini. La gestione di Cairo è razionale, attenta ai conti, ma uno come lui dovrebbe, forse, lanciare il guanto di sfida, investendo risorse su progetti nuovi». Ed ecco la risposta di Urbano Cairo: «L’innovazione è in cima ai nostri pensieri ma bisogna pure capire il momento. Stravolgere i palinsesti in una congiuntura come questa non mi sembrava una buona idea, c’era il pericolo di perdere pubblico senza trovarne del nuovo. Santoro ha innovato molto il mondo della tv in passato. Se ha idee innovative, saremo ben felici di innovare insieme con lui anche in futuro».