I comici di «Nemico Pubblico», non bastano i lampi di novità
Diciamo così: la stand up comedy non fa ancora parte del patrimonio comico italiano. Bisognerà aspettare qualche anno ancora perché i protagonisti imparino tempi, modi e soprattutto argomenti. Qualcosa si muove, però. Il tentativo di «Nemico Pubblico – Live» è apprezzabile per lo sforzo di introdurre nella tv generalista lampi di novità, ma il risultato è molto discontinuo (Rai3, domenica, ore 23.45).
Giorgio Montanini ha tutta l’aria del comico di vecchio stampo che vuole indossare abiti moderni. Forse a teatro le battute sono più urticanti ma qui, in video, finiscono per essere troppo ammiccanti e
Vincitori e vinti
IL SEGRETO Alex Gadea Seguono la soap iberica di Canale 5 4.745.000 spettatori, pari al 19,3% di share BENVENUTO PRESIDENTE Claudio Bisio slavate (altro che «comicità politicamente scorretta»), spesso fiacche anche se si occupano di temi «forti» come la famiglia. Invece di scambiarsi un segno di pace, gli astanti vengono invitati a scambiarsi un vaffa. Rispetto a Daniele Luttazzi siamo indietro di almeno dieci anni (del resto, su questa Rai è molto difficile essere «provocatori e dissacranti», come ambirebbe il programma).
Per dire: le parti più divertenti sono ancora le candid camera. In una viene allestito un banchetto per cacciare i cani fuori dal centro di Roma e si può immaginare la reazione stizzita delle signore che si accompagnano con una bestiola; in un’altra, si cerca di convincere le persone che escono da un supermercato a offrire prodotti per una nuova forma di solidarietà imposta dallo Stato.
Ci sono anche «The emoticons», serie noir del comico Francesco De Carlo, tipico prodotto «economico» da YouTube e le «Tesi insostenibili» di Filippo Giardina: una giornalista della tv danese intervista il comico su «Strudel», la nuova religione degli atei (ogni volta un paradosso, ogni volta un capovolgimento di senso).
«Nemico Pubblico – Live» è una produzione Rai3 e Verve Media Company. Firmano il programma Giovanni Filippetto, Paolo Lizza, Giorgio Montanini, Filippo Giardina, Francesco De Carlo. Consulenza Paolo Ferrajolo.