Corriere della Sera

37 milioni di euro

Il campione del mondo firma il rinnovo con la Mercedes fino al 2018 e fa tutto da solo: è il pilota più ricco

- DAL NOSTRO INVIATO Daniele Sparisci

(calcio) 58,3 5. Kobe Bryant (basket) 55,5 6. Tiger Woods (golf) 55,2 7. Roger Federer (tennis) 8. Phil Mickelson (golf) 47,9 9. Rafael Nadal (tennis) 40,1 10. Matt Ryan (football) 39,4

50,6

Come su un set cinematogr­afico si sistema i capelli freschi di barbiere, si aggiusta la collana di oro e diamanti e fissa le telecamere. Appare naturale ma ogni mossa è studiata: persino la pettinatur­a è la stessa sfoggiata durante le riprese di «Zoolander 2», la commedia hollywoodi­ana con Ben Stiller nella quale ha recitato un cameo. Lewis Hamilton alla presentazi­one del Gp nel Principato ci tiene ad auto-celebrarsi. Ha appena chiuso il contratto che lo rende il pilota più pagato in F1, polverizza­ndo record di oggi e di ieri. Le cifre sarebbero top-secret, ma il triennale — dicono i ben informati — prevede un ingaggio di 30 milioni di euro a stagione per restare in Mercedes fino al 2018. Questo è il fisso, poi ci sono i premi legati ai risultati. E siccome macchina e pilota volano l’importo è destinato a lievitare oltre quota 37. E ancora i diritti d’immagine, gli accordi personali con gli sponsor che valgono più dello stipendio stesso.

Qualche esempio? Le Bron James, stella della Nba, nel 2014 ha guadagnato 53 milioni di dollari grazie a bonus e pubblicità, più del doppio di quanto riceve dalla sua squadra. E così Cristiano Ronaldo, protagonis­ta di una stagione memorabile (Champions League e Pallone d’oro) da 80 milioni. Il portoghese, stando alla classifica di Forbes, è il secondo sportivo più ricco al mondo, dietro solo all’imbattibil­e Floyd Mayweather re dei guantoni. Cifre astronomic­he che la F1 in crisi non riesce ad eguagliare.

Raccontano che Hamilton abbia tirato per le lunghe il rinnovo con la Mercedes perché vuole avere più spazio per se stesso: per dedicarsi al cinema e alla musica quando non guida. È la favola del ragazzo nero cresciuto in una famiglia modesta a Stevenage anonimo sobborgo a 50 chilometri da Londra. Lui e il padre alla domenica davanti alla tv su un «divano giallo» a guardare le corse, ricorda il due volte campione del mondo che ora vive a Montecarlo nello stesso palazzo del compagno e rivale Nico Rosberg. «Ogni mattina quando mi affaccio dal balcone ripenso da dove vengo: da Peartree Way, la casa con la porta sull’ostello di fronte... Mi ricordo tutto. Non sono cambiato, solo che ora posso fare molte più cose e ho il lavoro più bello del mondo».

Parole confeziona­te per i tabloid inglesi? Forse, ma Lewis è un tipo che spiazza, campione di velocità e di eccessi: uno che discute con Niki Lauda perché vuole portarsi gli amati bull dog in pista, che liquida procurator­i e familiari e si gestisce i contratti da solo. Come Javier Zanetti che all’Inter trattava con Moratti (ma le somiglianz­e fra i due finiscono qui), Lewis ha tenuto in ballo i vertici Mercedes per mesi. «Dite che ci ho messo troppo? Ho solo preso il tempo che mi serviva — replica — dovevo studiare e capire. Ho imparato tantissimo e sono felice di essermi guadagnato il mio 10%». La commission­e che sarebbe andata all’intermedia­rio. Dice di non vedersi in nessun altro team se non in Mercedes: «È casa mia, con loro ho iniziato e non avevo dubbi che avrei proseguito». Eppure l’anno scorso era attratto dalle sirene della Ferrari che cercava il sostituto Samardone Samuels (7 e 5 rimbalzi), più Cerella (13 con 5/6), idolo del Forum, e Brooks (16, foto) implacabil­e a partita finita. Nell’altro quarto, Sassari rivede la luce e ribalta il fattore campo nella serie con Trento. Cosa che cercherann­o di fare oggi Cantù a Venezia (magari trovando risposte da Metta World Peace, invisibile in gara 1) e Brindisi a Reggio Emilia (cercando di dimenticar­e l’occasione persa martedì, rimontati dopo essere stati avanti tanti a pochi).

(Getty Images) di Alonso, ci fu un colloquio a Maranello. Poi è andata diversamen­te. Il suo unico pensiero adesso è spezzare il dominio di Nico che a Montecarlo dura da due anni.

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Cristiano Ronaldo (calcio)
LeBron James (basket)
Lionel Messi
Floyd Mayweather (boxe) Cristiano Ronaldo (calcio) LeBron James (basket) Lionel Messi
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 ??  ?? Paperone Lewis Hamilton, 30 anni, 2 titoli mondiali e primo posto nel 2015, prima guida della Mercedes
Paperone Lewis Hamilton, 30 anni, 2 titoli mondiali e primo posto nel 2015, prima guida della Mercedes

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