Lo scontro in cielo tra aerei acrobatici
Abruzzo, dramma allo show prima delle Frecce Tricolori. Il superstite: mi ha centrato
Due aerei acrobatici si sono scontrati in volo ad Alba Adriatica, in Abruzzo, durante un’esibizione: uno dei piloti, Marco Ricci, 37 anni, è morto. Ad assistere alla tragedia anche il figlio di 16 anni.
Quella scena l’aveva vista e rivista chissà quante volte, anche in video. La pattuglia dei quattro che si leva in alto disegnando serpentoni di fumo in cielo, i due monoposto ad elica che a un certo punto si staccano e proseguono la loro corsa stretti l’uno all’altro e, subito dopo, lungo una linea parallela, l’esecuzione del volo cosiddetto a specchio (un velivolo in assetto normale e l’altro rovesciato), un gioco pericoloso ma altamente spettacolare. È stato in quel momento che, nonostante la distanza non consentisse di capire cosa fosse realmente successo, ha visto l’aereo di suo papà Marco inabissarsi e l’altro, quello di Luigi, tentare un ammaraggio di fortuna. Ad assistere in diretta alla tragedia, avvenuta ieri pomeriggio fra Tortoreto e Alba Adriatica, località costiere in provincia di Teramo, c’era il figlio sedicenne di Marco Ricci, 47 anni, di Siena, il pilota morto precipitando in acqua, oltre ad alcuni parenti, arrivati per ammirare le sue prodezze. L’impatto è stato tremendo, alla velocità di circa duecento chilometri all’ora: non gli ha lasciato scampo.
Sono trascorse da poco le 16 e ad Alba Adriatica la folla attende con ansia lo spettacolo delle Frecce Tricolori e del 15esimo Stormo elicotteri. Prima, però, è prevista l’esibizione del Qbr Team, il team «Quei Bravi Ragazzi» squadra sportiva di Sassuolo (Modena) composta, oltre che da Marco Ricci, che ne è il leader, da Dimitri Paolacci, Ignazio Ingenito, Luigi Wilmo Franceschetti e Marco Grilli designato come riserva. Sulla spiaggia di Alba, ma anche sul litorale delle vicine Tortoreto e Giulianova, tutti gli occhi sono rivolti all’insù per assistere allo spettacolo.
I quattro velivoli eseguono tutto alla perfezione e, a un certo punto, si dividono a coppie per fare il volo rovesciato. «Ero in bicicletta — racconta Marilena Di Felice, una testimone — e stavo raggiungendo la spiaggia. Ho visto i due aerei uno sopra l’altro, quando si sono girati per riprendere la posizione si sono urtati, qualcosa si è spezzato e uno dei due è caduto giù».
La tragedia si è consumata in pochi secondi davanti allo stabilimento «Lato sud», di fronte a centinaia di bagnanti. Il titolare, Filippo Dezi, è sconvolto. Stava riprendendo l’esibizione con la fotocamera del telefonino (come tanti in quel momento) e ha visto tutto attraverso l’obiettivo. «C’era il terrore negli occhi della gente, mi sono sentito smarrito, è stato terribile». L’altro aereo, quello guidato da Luigi Wilmo Franceschetti, 43 anni, di Brescia, è riuscito a non perdere quota subito nonostante la collisione, ammarando sulla riva dopo un breve volo avvenuto a pochi metri dalle teste degli spettatori. «Mi è entrato dentro» sono le parole che è riuscito a dire durante il tragitto verso l’ospedale di Teramo; anche la fidanzata di Franceschetti ha assistito all’incidente in diretta e si è sentita male. «Poteva essere una strage, la spiaggia era piena di gente» racconta Marco valenti, arrivato dall’Aquila per assistere allo show.
Il recupero del corpo di Ricci, avvenuto alle 19,45, è stato difficoltoso perché era intrappolato all’interno del velivolo, a quattro metri sott’acqua.