Corriere della Sera

Così Berlusconi ha limitato i danni: la conferma che uniti si può vincere

L’ex premier si è speso per la rimonta, la Lega però insidia il primato nel centrodest­ra

- Paola Di Caro

«Uniti si può vincere». Quel primo posto per cui compete Giovanni Toti potrebbe attutire il colpo per Forza Italia, e magari ridare un senso a un centrodest­ra ancora rissoso ma, solo in Liguria, unito e coeso. E Silvio Berlusconi, ad Arcore dove nella notte ha seguito l’evoluzione del voto, lo sa e ci crede. Convinto di aver fatto «il giusto» e di aver ottenuto «il possibile».

Fosse stato per lui, sarebbe tornato in campo solo dopo l’assoluzion­e — che dà per scontata — della Corte europea, «da martire». E invece nemmeno ieri, giorno del voto, Berlusconi si è risparmiat­o, volando in elicottero da Arcore prima a Cinquale e poi Bocca di Magra, in Liguria, per un pranzo proprio con Toti, le rispettive moglie e compagna, i sindaci della zona. Perché era lì, in Liguria, che si giocava la partita, anche se quella interna era legata alla competizio­ne con la Lega, che dai primi dati sembra persa per gli azzurri, come persa è la guerra pugliese e perso il duello per il secondo posto con Grillo.

Lo ha capito con il passare dei giorni Berlusconi che non avrebbe potuto rimandare il suo ritorno sulla scena. E nel suo partito lo hanno capito ancora meglio, tanto da averlo pregato, scongiurat­o di partecipar­e a una campagna elettorale faticosa ma imprescind­ibile per evitare un tracollo storico a Forza Italia e un umiliante 6 a 1 nella conta dei presidenti eletti. Il leader azzurro ha iniziato senza entusiasmo, ha finito stanchissi­mo, ma ha tenuto duro perché «so bene che senza di me sarebbe stato impossibil­e avere qualche chance di vittoria». E, confortato dai sondaggi che hanno registrato un aumento dei consensi con l’intensific­arsi della sua presenza in tivù e anche « un calo vero di Renzi, che non ha più il consenso di qualche mese fa», ha ripreso a sperare sul serio su una

Nel partito

Per Forza Italia la campagna elettorale per le Regionali è stata segnata anche dalle divisioni interne. Lo strappo più eclatante è stato quello di Raffaele Fitto: l’ex ministro, critico da tempo verso la leadership del Cavaliere, ha scelto di sostenere in Puglia Francesco Schittulli, mentre Forza Italia ha appoggiato Adriana Poli Bortone graduale e lenta rimonta che possa portare a quello che resta il suo unico obiettivo: fare il federatore di un nuovo centrodest­ra. «Al di là di come finirà — ha confidato nelle ultime ore ai suoi — mi sento rinfrancat­o, sereno. Tornare fra la gente mi ha fatto bene, ho sentito un grande affetto, un calore che non avevo percepito nemmeno nei momenti in cui eravamo più forti. Questo mi dà la forza di continuare a lavorare per riunire i moderati». Certo, in campagna elettorale il progetto del partito dei moderati non ha avuto modo di decollare: la competizio­ne tra le diverse forze politiche, la ricerca del primato che la Lega persegue ferocement­e impedisce che si possa

Napoli (FI) La Liguria dimostra che se si corre uniti siamo competitiv­i: dovrebbero riflettere tutti, da Salvini ad Alfano Lupi (FI) Il dato della bassa affluenza dimostra che da due anni non riusciamo a recuperare la fiducia dei cittadini Il giudizio su di sé «Io ho fatto il giusto, sono davvero convinto di aver ottenuto il possibile» La sfida al premier «C’è stato un calo vero di Renzi, che non ha più il consenso di qualche mese fa»

anche solo ragionare di partito unico, così come le diverse alleanze nelle varie regioni. E lo stesso Berlusconi ha menato fendenti agli alleati-avversari, da Matteo Salvini («Sull’immigrazio­ne e i Rom peggiora le cose») ad Angelino Alfano («È attaccato alla poltrona»), fino all’odiato Raffaele Fitto contro il quale è guerra aperta. Tutto per evitare che Forza Italia crollasse sotto la soglia drammatica del 10%, scavalcata dalla Lega e a rischio di vera dissoluzio­ne sia in Parlamento che sul territorio. «In ogni caso, anche se la Lega ci supera, non sarà un problema», ha predicato per tutta la campagna elettorale Berlusconi.Non è così, e lo sanno tutti in FI. Ma il leader che era tanto mancato è tornato. E, quando si è visto il baratro a un passo, anche tornare indietro e salvarsi è tanto.

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