«La strada è segnata, riuniamo i moderati»
Romani: il ritorno di Silvio ha dato la scossa, con lui in campo cambia lo scenario
La Spezia futuro del vostro partito non ha molte certezze.
«Intanto il ritorno di Berlusconi è stata una scossa, quando il leader esercita fino in fondo la propria leadership cambia completamente lo scenario. E la Liguria, che stasera è il dato più importante, può essere l’inizio di una ripartenza. Di fronte abbiamo un percorso di 2 anni e mezzo che è stato tracciato: un rassemblement che porta ad un partito moderato e di centrodestra, aggregare tutto
Il futuro del governo «Crediamo che Renzi voglia restare fino al 2018, salvo non finire il percorso di riforme»
ciò che non si riconosce nelle false rivoluzioni di Renzi».
Intanto Renzi vi sottrae voti, fa politiche moderate e ottiene dei risultati che avreste dovuto raggiungere voi.
«Fumo, c’è più fumo che sostanza. I problemi economici del Paese sono tutti lì, basta fare il paragone con le medie del resto della Ue. Io credo che Renzi non sia abbastanza forte o non si senta tale. La sinistra avrà un leader nuovo, ma non è nella sua cultura affrontare i problemi del Paese, a cominciare dalla spesa pubblica». Nemmeno voi l’avete fatto. «Sicuramente non lo farà lui. Basta mettere in fila i dati: il Pd può anche vincere per debolezza degli altri, ma è profondamente spaccato sia in varie Regioni sia a Roma. La rottura elettorale fra la sinistra e il partito renziano non è un episodio isolato, è una frattura destinata a crescere e scaricarsi nei prossimi mesi anche in Senato, dove noi prevediamo che Renzi possa perdere la sua maggioranza. E poi inviterei a fare una riflessione meno affrettata sul suo reale peso elettorale». E cioè? «Se guardiamo i dati in profondità, se contiamo anche l’astensione, il risultato dei dem non si stacca mai da una forbice compresa fra il 30 e il 35 per cento, anche in questo caso sarà così. Per noi lo spazio elettorale è praticamente intatto». Dovrete attendere. «Siamo convinti che Renzi voglia restare sino al 2018, salvo un clamoroso colpo d mano che significherebbe non terminare il percorso di riforme istituzionali. Attenderemo».