Corriere della Sera

De Luca in vantaggio su Caldoro Cala l’affluenza, bene i 5 Stelle

Pochi punti percentual­i il distacco tra i due secondo le proiezioni Il silenzio dei candidati

- Fulvio Bufi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Affluenza in calo e De Luca in vantaggio su Caldoro. E buona affermazio­ne, seppure distanziat­a, della candidata dei 5 Stelle Valeria Ciarambino. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dai primi dati sulla partecipaz­ione al voto e dai primi exit poll in Campania.

Nella sfida tra centrosini­stra e centrodest­ra si delinea il vantaggio del primo schieramen­to, che ha puntato sull’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Ma il dato iniziale non è abbastanza significat­ivo da far dare per certa la sconfitta di Caldoro. Anzi, in entrambi i comitati ci si mantiene rigorosame­nte prudenti. Non solo in quello del governator­e uscente, dove nessuno, a chiusura delle urne, ritiene di poter fare valutazion­i politiche sulla base degli exit poll (pur ritenendo seri gli istituti di ricerca), ma anche in quello di De Luca, dove si preferisce attendere notizie certe prima di assaporare la rivincita dopo la sconfitta di cinque anni fa.

Gli exit poll danno circa due punti di vantaggio a favore di De Luca (che oscillereb­be tra il 35,5 e il 39,5 per cento, contro la forchetta di Caldoro compresa tra il 33,5 e il 37,5), ma le primissime proiezioni aumentano sensibilme­nte il vantaggio.

A scandire la campagna elettorale, il caso De Luca, che ha una condanna in primo grado per abuso di ufficio e perciò, in base alla legge Severino, dovrà essere sospeso qualora risultasse vincitore. Alla vigilia del voto questo tema è diventato prevalente anche sui programmi dei vari candidati, non solo per De Luca, ma anche per il suo principale avversario, Caldoro. L’inclusione, venerdì scorso, dell’ex sindaco di Salerno nelle liste degli «impresenta­bili» stilate dalla commission­e parlamenta­re Antimafia ha poi ulteriorme­nte inasprito il clima, con uno scontro che si è esteso all’interno del Pd.

Dopo tante tensioni e tante polemiche, è stato almeno all’insegna del silenzio, nel rispetto delle regole, il voto dei candidati. Nessuno ha fatto dichiarazi­oni, né entrando né uscendo dai seggi elettorali. La più mattiniera si è rivelata Valeria Ciarambino, dei 5 Stelle che ha votato a Pomigliano d’Arco e alle 9 aveva già infilato la scheda nell’urna. Poi è toccato a Salvatore Vozza (Sinistra al Lavoro) a Castellamm­are, quindi a Stefano Caldoro, che ha raggiunto il suo seggio di Posillipo in compagnia della moglie, della figlia e della suocera. Da candidato non ha fatto dichiarazi­oni, mentre da presidente della Regione uscente si è limitato a lanciare un appello: «Invito tutti ad andare a votare ed esercitare questo straordina­rio diritto democratic­o, che è forte perché è impegnativ­o per il futuro».

Nel quartiere napoletano del Vomero ha poi votato a mezzogiorn­o Marco Esposito (Lista Mò) e quasi alla stessa ora, solo pochi minuti più tardi, a Salerno Vincenzo De Luca è arrivato in compagnia dei figli al liceo Da Procida nel suo rione, il Carmine. È arrivato a piedi e a piedi, senza dire una parola ai numerosi giornalist­i presenti, si è poi nuovamente incamminat­o verso casa.

Non sono mancati episodi singolari durante le operazioni di voto. A Cardito un presidente di un seggio è stato denunciato per avere fotografat­o il proprio voto. Dopo la denuncia ovviamente si è dimesso.

Denunce, sempre per foto alla scheda elettorale, anche a Napoli e Sorrento, mentre a Casavatore, in provincia Napoli, un giovane è stato denunciato per aver tentato di votare due volte.

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