Emiliano conquista il dopo Vendola I 5 Stelle davanti ai due centrodestra
Più di un pugliese su due ha disertato le urne. E chi ha votato ha preferito Michele Emiliano. Alle 23.30 con le prime, parzialissime, proiezioni fornite da Bruno Vespa, l’ex sindaco di Bari ha tirato un primo, parziale, sospiro di sollievo: 44,5 per l’esponente pd, 20 per la grillina Antonella Laricchia, 17 per il fittiano Francesco Schittulli e 14 per Adriana Poli Bortone.
Ma i 6 candidati pugliesi hanno dovuto attendere fino a notte fonda per sapere com’è finita davvero una competizione elettorale che, tra taralli e lunghi coltelli, è stata combattuta più dentro ai partiti che contro gli avversari. E scandita dall’ascesa della grillina Antonella Laricchia che ha approfittato della lite tra i due candidati di centrodestra Francesco Schittulli e Adriana Poli Bortone per piazzarsi al secondo posto.
«Ha vinto Emiliano? Ma di quanto ha vinto?». La domanda più diffusa era quella sulla performance dell’ex sindaco di Bari in una Puglia, più affollata sulle spiagge che ai seggi: alle 19 l’affluenza era del 34,2 per cento, con punte negative nella Taranto dell’Ilva 31,5. Candidato favorito da un anno sui suoi competitor: oltre ad Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce che in queste elezioni ha avuto il sostegno di Silvio Berlusconi e della Lega, ma ha perso quello del suo partito, Fratelli d’Italia, e a Francesco Schittulli, l’oncologo ex presidente della Provincia di Bari, sostenuto da Raffaele Fitto, fino alla rottura con FI, dall’Ncd di Angelino Alfano e da FdI; alla ventottenne grillina Laricchia.
Perché se non sarà stata una vittoria da «Gladiatore», per Emiliano sarà una sconfitta. La sfida occulta per lui è stata, in questa campagna elettorale, con il suo leader, Renzi, che dopo le critiche ricevute dall’ex sindaco sul ddl scuola lo ha lasciato solo, fino ad evitarne il contatto. Emiliano deve tenere testa anche al raffronto con Nichi Vendola che nel 2005 guadagnò la Regione con il 49,8% dei voti contro il 49,24 dello sfidante Raffaele Fitto. Eccolo il secondo protagonista dei derby pugliesi. Sulle candidature Fitto ha rotto con Berlusconi. E fino all’ultima scheda scrutinata ha assaporato il sapore della sfida. Ma se i risultati di stamane non confermeranno il distacco da Adriana Poli Bortone nel suo castello di sogni per un’alternativa di centrodestra a Forza Italia si aprirà una grossa crepa. Necessario per lui anche misurarsi con l’Ncd di Alfano che ha lasciato Berlusconi in anticipo di un anno rispetto a Fitto e ora intende farlo pesare nella corsa per la futura leadership del centrodestra.