Corriere della Sera

L’Inter fa, disfa e batte l’Empoli Icardi raggiunge Toni a quota 22

La curva vuole dalla società una squadra competitiv­a: va bene tutto, ma così no

- Fabio Monti

Maglia nuova, Inter quasi. Ha preso tre gol dall’Empoli, ma ne ha segnati quattro e questo le ha consentito di vincere la seconda partita a San Siro nelle ultime otto e di chiudere il suo malinconic­o campionato con un successo (non accadeva da l 20 1 1 , po i t re sconfitte), evitando il sorpasso del Torino.

Niente Europa, ottavo posto, ma titolo di capocannon­iere per Maurito Icardi (ci sarà anche un premio, previsto dal contratto), che con la doppietta alla squadra di Sarri ha raggiunto Toni a quota 22 reti. È il nono giocatore dell’Inter a vincere la classifica dei cannonieri; l’ultimo era stato Ibrahimovi­c, sempre il 31 maggio, ma del 2009 (4-3 all’Atalanta). Ma la sintesi della stagione è nello striscione apparso in curva Nord: «2015-2016, va bene tutto, ma così no». Come dire che serve chiarezza da parte della società e molto lavoro, per costruire una squadra che torni ad essere competitiv­a.

Pur con i difetti di sempre, a cominciare dal sistematic­o ritardo sull’ultimo passaggio e dalla mancanza di movimenti decisivi senza palla, l’Inter ha costruito molto nel primo tempo, ma Bassi ha preso tutto, anche le palle più velenose, dal sinistro di Nagatomo in apertura a quella di Icardi (34’) e poi di Palacio (38’); tre conclusion­i sono finite alte o a lato, mentre l’Empoli, comunque bene organizzat­o, non ha mai creato pericoli ad Handanovic.

L’Inter è riuscita a essere minacciosa intorno alla mezz’ora, quando ha fatto correre meglio il pallone, ma il gol è arrivato soltanto a inizio ripresa. L’Empoli ha alzato la linea e questo ha consentito a Kovacic di sfruttare lo spazio a disposizio­ne e lanciare Icardi, molto altruista nel servire Palacio per l’ottavo gol in campionato del Trenza (4’). I nerazzurri hanno capito il momento di sbandament­o

In vetta

Il gol del 2-0 di Mauro Icardi, 22 anni, che con la doppietta di ieri si è portato in testa a pari merito con Toni alla classifica dei cannonieri con 22 gol, 27 in stagione con anche le Coppe in un totale di 48 presenze. Il bomber argentino lo scorso anno si era fermato a 9 reti. Ora si attende la firma del prolungame­nto di contratto (Ipp)

(Ansa) degli avversari e li hanno infilati una seconda volta: ancora sul lancio verticale di Kovacic, Icardi davanti a Bassi non ha sbagliato (9’). Due minuti dopo, ha avuto la palla per il 3-0, ma il n. 9 è stato troppo precipitos­o nella conclusion­e.

La partita si è aperta, sono aumentati gli spazi e in risposta al terzo gol mancato dai nerazzurri, è arrivato quello dell’Empoli sul gran lavoro di Croce a sinistra: la palla, sporcata da Ranocchia, è finita sulla testa di Mchelidze (terzo gol in campionato, 14’). Vecino ha sfiorato il pareggio su punizione, Pucciarell­i l’ha segnato, sull’intuizione di Verdi (17’). Azione nata da un errore di Medel, che Juan Jesus non ha mancato di sottolinea­re con il diretto interessat­o. Non che il brasiliano sia stato più bravo sei minuti dopo, quando ha spalancato la strada del gol a Mchelidze, con Handanovic bravissimo a respingere di piede.

Prima era stato Icardi ad avere la palla del terzo gol, ma aveva sbagliato piede ( destro, quando sarebbe servito il sinistro). Il 3-2 è stato invece firmato da Brozovic (primo gol in 15 presenze) sul tacco di Icardi (25’). È stato Hernanes a cogliere l’attimo buono per mandare Icardi a raggiunger­e Toni: palla veloce, ottimo controllo e conclusion­e da centravant­i spietato.

Il finale si è trasformat­o nel tentativo di spingere Icardi al gol n. 23, ma è stato Mchelidze a firmare il 4-3, giusto per far capire che i nerazzurri dovranno rifare tutta o quasi la difesa, per cambiare la classifica.

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