Risultato clamoroso, siamo forza di governo
Di Maio: anche grazie ai talk siamo riusciti a comunicare quello che abbiamo fatto
«Se fosse così sarebbe un risultato clamoroso: la Liguria incerta e in Campania percentuali sopra quelle delle Europee in una regione ad alto tasso clienterale». Luigi Di Maio commenta i primi parziali risultati elettorali con prudenza, ma anche soddisfazione. «Dati simili ci indicherebbero come una forza politica che punta al governo. Dobbiamo aspettare gli scrutini e vedere anche i risultati di lista in Campania, pensando in prospettiva ad elezioni con l’Italicum».
Beppe Grillo ha tenuto un atteggiamento «low profile». Spesso ha detto che avrebbe lasciato spazio a voi: le Regionali possono essere l’inizio di una nuova fase?
«Secondo me non è cambiato e non cambierà molto rispetto a quello che è stato il Movimento finora. Beppe s’è speso come al solito, è andato in piazza e ha partecipato alle nostre iniziative, l’unica differenza è che abbiamo fatto pochi palchi e molta più tv noi parlamentari».
Avete agito, appunto, in un modo nuovo: crede che questo abbia cambiato la percezione del Movimento tra gli elettori?
«Sì, rispetto agli anni scorsi abbiamo fatto molti più incontri sui singoli temi e credo che questo ci abbia fatto percepire come molto chiari su determinati argomenti, cosa che non accade se si fanno solo iniziative di piazza su temi generici. C’è stato un ritorno alle origini, in un certo senso».
Lei ha ammesso che siete stati molto di più in televisione: è finita la fase di scetticismo nei confronti della tv?
«Ci siamo andati per comunicare ciò che abbiamo fatto in questi anni: dalla legge sugli ecoreati al fondo per il microcredito. In ogni caso c’è meno pregiudizio sia da parte nostra che da parte dei giornalisti. C’è maggior rispetto». Come mai? «Credo che ci abbiano visto per come lavoriamo».
Le Regionali in Campania le stanno particolarmente a cuore: è andato al seggio con la vostra candidata Valeria Ciarambino, avete il quartier generale a Napoli…
«Abbiamo fatto una campagna tra le gente, sui contenuti: mentre De Luca e Caldoro azzuffavano, noi siamo andati per la nostra strada. Loro hanno speso tantissimo, milioni di euro nella regione che ha la povertà infantile più alta d’Italia, noi le donazioni che abbiamo ricevuto le abbiamo distribuite a chi ne ha bisogno».
Sulla campagna elettorale si è abbattuta la polemica sugli impresentabili.
«Il problema è un altro. In Campania dal 2010 ad oggi non è cambiato nulla: ci sono gli stessi contendenti. C’è chi è impresentabile perché ha già governato e chi — vista la legge Severino — non può governare. Il lavoro della commissione Antimafia ha gettato scompiglio tra i partiti».
La campagna «Abbiamo fatto molti incontri sui singoli temi, è stata una specie di ritorno alle origini»