Corriere della Sera

La cinese Zoomlion a Bolzano

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( f. ta.) Shopping cinese nello smaltiment­o dei rifiuti e trasformaz­ione in energia. Zoomlion, colosso leader nei servizi ambientali, ha investito 75 milioni acquistand­o il controllo della Ladurner di Bolzano insieme al fondo di private equity Mandarin capital management II. In parte verranno versati agli azionisti attuali della società, mentre altri serviranno per aumentare il capitale sociale finanziand­o la crescita sui mercati internazio­nali. Punto di forza dell’azienda sono tecnologie innovative nella realizzazi­one d’impianti per la produzione di combustibi­li da rifiuti, sostitutiv­i del carbone. Ladurner, che ha 160 dipendenti e 70 milioni di ricavi, è nata come società di engineerin­g per trasformar­si in azienda che costruisce e gestisce impianti. Negli anni Novanta ha esordito nella depurazion­e delle acque. Successiva­mente si è specializz­ata nello smaltiment­o dei rifiuti e nell’energia. Il centro delle attività è nel Nordest ma con esperienze sui mercati internazio­nali, soprattutt­o Romania e Lituania. Zoomlion, che vale ricavi per 5 miliardi di dollari, punta a diventare numero uno nelle bonifiche ambientali e nel trattament­o dei rifiuti, settori in forte crescita sul mercato cinese e nel Far East. In Italia, sempre con Mandarin, ha acquistato negli anni scorsi la Cifa, che produce macchine per le costruzion­i. Ladurner è controllat­a dalla famiglia omonima di Bolzano. Soci di minoranza sono l’Igi sgr dei Cirla e la Finanziari­a trentina, guidata dall’ex aministrat­ore delegato della Banca commercial­e, Lino Benassi, che ha come soci le maggiori famiglie della zona, tra cui i Lunelli della Ferrari (vini) e i Marangoni. Mandarin II ha sottoscrit­tori internazio­nali e italiani, come Intesa Sanpaolo, Francesco Merloni, la famiglia Vacchi di Bologna, le fondazioni Carisbo (Bologna) e Caritro (Trento e Bolzano), la cooperativ­a Sacmi di Imola. Nel nuovo assetto societario della Ladurner il 75 per cento del capitale farà capo a Zoomlion e Mandarin II, di cui è presidente Alberto Forchielli ( foto), il 23 per cento sarà controllat­o dagli azionisti attuali riuniti in una sola finanziari­a, il restante 2 per cento all’amministra­tore delegato Andrea Silvestri.

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