Corriere della Sera

Le grandi manovre su Carigenova Malacalza avanza, la mossa di Volpi

Domani il board per il prezzo (e lo sconto) dell’aumento di capitale da 850 milioni

- Erika Dellacasa

La Bce ha dato tempo a Banca Carige fino al 26 luglio per procedere all’aumento di capitale da 850 milioni di euro compreso fra le misure richieste dopo la prova fallita degli stress test, ma il board della banca genovese vuole chiudere la partita entro giugno. È probabile infatti che già l’8 di questo mese si avviino le procedure per la ricapitali­zzazione e sarà quindi definito lo sconto sulle azioni (si parla di un range fra il 30 e il 35 per cento). È uno snodo importante non solo per rimettere definitiva­mente in carreggiat­a la banca che ha vissuto momenti tempestosi (innescati dall’arresto del presidente Giovanni Berneschi nel maggio 2014) ma per fotografar­e il profilo dell’azionariat­o, negli ultimi mesi in vivace movimento.

Da Cenerentol­a, dopo la bufera giudiziari­a e i report degli ispettori di Bankitalia che avevano portato alla luce una gestione che mascherava sofferenze e perdite cui si è aggiunto il duro giudizio della Bce, l’istituto genovese ha saputo riprenders­i e, se non proprio una principess­a, si può considerar­e almeno una signora con pretendent­i. I principali azionisti sono ora ai blocchi di partenza e si scaldano i muscoli per la sottoscriz­ione: la famiglia Malacalza detiene il 14,9 % del pacchetto e non ha fatto mistero di avere il 20% fra i possibili obiettivi mentre la new entry, l’imprendito­re Gabriele Volpi, ha ufficializ­zato il suo 5,011% che fa capo alla cassaforte

I soci francesi Bpce (popolari e casse di risparmio) dopo la cessione a Malacalza nel capitale al 5%

di famiglia, Summer Trust, ma ha programmi più ambiziosi (il 10 e oltre). Gli ex pattisti privati dovrebbero rispondere per il loro 6% (il terminalis­ta Aldo Spinelli potrebbe salire). Gli occhi sono puntati sui francesi della Bpce che hanno ceduto il 4,6% a Malacalza e avrebbero la liquidità per sottoscriv­ere il restante 5,3%, tuttavia rumors li danno intenziona­ti a ridurre se non azzerare la presenza in Carige. Bisognerà vedere il come e il quando.

Non tutto deve succedere subito. Le possibilit­à per gli azionisti intenziona­ti ad accrescere il loro peso sono diverse, a partire dall’acquisto dei diritti di sottoscriz­ione all’attesa dell’inoptato che Carige ha comunque garantito con la costituzio­ne del consorzio guidato da Mediobanca. I principali soci privati, Malacalza e Volpi, mantengono per ora una certa distanza. Non si trova conferma a un loro pour parler anche informale con oggetto la Carige. Sembra che l’incontro sia rinviato a dopo l’aumento quando le rispettive posizioni saranno definite. Malacalza sta cominciand­o a prendere in mano la regia dell’istituto, ne sono un segnale le nomine nel cda con l’ingresso del banchiere piacentino Beniamino Anselmi e del commercial­ista Gianpaolo Provaggi. Quest’ultimo è gradito anche alla Fondazione Carige che ha ceduto all’imprendito­re genovese il suo 10,5%. Vittorio Malacalza si è incontrato più volte con l’ad Piero Montani e il buon rapporto tra il nuovo azionista di riferiment­o e management è confermato, al di là delle dichiarazi­oni formali di stima. Tutti si chiedono come interagira­nno Malacalza e Volpi e se le loro visioni del futuro della banca coincidera­nno. Malacalza ha forse un progetto più legato al territorio ligure mentre Volpi starebbe pensando a sviluppare interessi extra Europa con lo sguardo puntato all’Africa dove l’imprendito­re ha concentrat­o il grosso del suo business, in particolar­e in Nigeria e Mozambico.

Nei suoi progetti ci sarebbe l’apertura di un ramo di banca d’affari per finanziare imprendito­ri italiani che vogliano investire in Africa. Volpi sta inoltre costituend­o una holding di diritto italiano in cui far confluire interessi e partecipaz­ioni in territorio nazionale (è entrato anche nell’azionariat­o di Eataly). Entrambi poi preferireb­bero che Carige non cedesse la private banking Cesare Ponti la cui vendita è nel programma presentato a Bce.

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