Corriere della Sera

Censurato il film sulla prostituzi­one: in Marocco minacce e attori aggrediti

Il governo proibisce «Much Loved» di Ayouch: offende la morale. L’autore vive scortato

- Stefano Montefiori @Stef_Montefiori

stato ferito per strada, non gravemente, con un coltello.

Loubna Abidar, la protagonis­ta del film in qualità di Nouha, è l’unica attrice profession­ista. Le altre tre ragazze sono state scelte dopo molti provini, conoscono il mondo della prostituzi­one ma non ne fanno parte. « La sceneggiat­ura e l’idea del film mi sono piaciuti, e per questo che ho accettato la parte — ha detto Abidar due giorni fa alla radio marocchina Plus —. Non capisco una reazione simile, bisognereb­be avere visto il film per giudicare. Ricevo minacce di morte sul cellulare e sul telefono di casa, se la prendono anche con la mia bambina, hanno creato una pagina Facebook con il mio indirizzo». Ora Loubna Abidar è sotto protezione in una località segreta con le altre tre attrici, e il regista Nabil Ayouch ha una guardia del corpo e due agenti che piantonano l’entrata del suo ufficio a Marrakesh.

«La prostituzi­one esiste, non ho voluto certo sporcare l’immagine del Marocco. Quelli che la macchiano sono coloro che proibiscon­o il film. Da 15 anni la libertà di espression­e fa enormi passi avanti, ma con questa messa al bando viene tutto azzerato. Io ho voluto mostrare un pezzo di realtà, dire tutto, senza concession­i né falsi pudori», dice Nabil Ayouch, che si è calato per un anno e mezzo nella vita notturna di Marrakech per girare Much Loved.

Su Internet sono finiti alcuni spezzoni del girato, sacrificat­i in fase di montaggio. Nel film è rimasta invece la scena, vista già oltre un milione di volte online, in cui le ragazze vanno in taxi a una festa. Il linguaggio è crudo, la più esperta chiede «Randa, sai fare un 8 con il sedere?

Il profilo

Nabil Ayouch (46 anni) è un regista francomaro­cchino. Nel 1998 il suo film «Mektoub» fu selezionat­o per rappresent­are il Marocco agli Oscar; nel 2012 ha girato «Les Chevaux de Dieu» ispirato agli attentati di Casablanca del 2003 Stasera ci saranno almeno sei tonnellate di puttane» e aggiunge «imploro dio che mi faccia incontrare un saudita bello, gentile, poco dotato e ricco, voglio passare una bella notte». Il film è anche un atto di accusa contro l’ipocrisia delle autorità. La prostituzi­one è proibita in Marocco, ma la legge è comprensiv­a con i clienti e severa con le donne, che restano in balia di poliziotti pronti a chiedere tangenti o a trasformar­si in protettori.

Oltre 80 registi francesi hanno lanciato una petizione in solidariet­à con il regista e Loubna Abidar. Tra i primi firmatari Jean-Pierre e Luc Dardenne, Costa-Gavras, Michel Hazanavici­us, Arnaud Desplechin e Laurent Cantet.

Solidariet­à Oltre ottanta cineasti, da Cantet ai Dardenne, hanno lanciato una petizione di solidariet­à

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 ??  ?? Croisette Sopra, il regista Nabil Ayouch (46). Nella foto grande, una scena di «Much Loved», film passato a Cannes, la cui proiezione è stata vietata in Marocco
Croisette Sopra, il regista Nabil Ayouch (46). Nella foto grande, una scena di «Much Loved», film passato a Cannes, la cui proiezione è stata vietata in Marocco

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