Informatica e manutenzione: ecco chi assume
Programmatori Java ed esperti del sistema Sap. Ma «tirano» anche cura della persona, ristorazione e grande distribuzione.
Potremmo definirlo il combinato disposto di un’industria in ripresa trascinata dal comparto dell’auto e un turismo ravvivato dall’effetto Expo e dall’estate alle porte. Ai quali aggiungere l’aumento strutturale di addetti nell’informatica e nell’energia che si giovano di competenze iper-specialistiche. L’esito finale è un mercato del lavoro mobile con uno spostamento della domanda verso conoscenze tecniche sempre più raffinate, tale da interessare anche i colletti blu: i «ricercati» operai manutentori specializzati nell’utilizzo di macchine utensili.
Per dare un’idea Manpower Italia, la filiale tricolore della multinazionale Usa, ha assunto negli ultimi due mesi 2mila persone, circa il 40% a tempo indeterminato. Rileva Stefano Scabbio, amministratore delegato e presidente di Assolavoro (l’associazione di rappresentanza delle agenzie interinali), che il 2015 si preannuncia come l’anno di vera inversione di tendenza rispetto ai sette di Grande Crisi: « Prevediamo 20mila assunzioni con contratto di somministrazione - dice - soprattutto dalle aziende che hanno vocazione all’export e abbiano effettuato investimenti in tecnologia». Programmatori Java, esperti del sistema Sap, informatici in grado di sviluppare software per smartphone, la nuova Mecca del commercio elettronico.
Fin qui l’alto di gamma, per così dire. Nuovi occupati in linea con la ripresa della manifattura e dell’economia in generale. E poi i lavori considerati a minore valore aggiunto, eppure insostituibili, appannaggio molto spesso di immigrati: cura della persona, ristorazione e grande distribuzione. Rossella Fasola, responsabile relazioni istituzionali di Randstad (anche qui multinazionale del lavoro, stavolta a controllo olandese) allarga il quadro ai disegnatori meccanici con competenze informatiche (ad esempio il software AutoCAD) e quantifica «in un aumento secco del 20% di contratti in somministrazione ad aprile». In filigrana si assiste alla crescita di contratti a tempo indeterminato (+40% secondo Fasola), che si giovano principalmente degli incentivi dell’ultima legge di Stabilità (e meno del Jobs act ancora agli albori) tali da aver consentito anche una parziale ricollocazione degli over 55 estromessi anzitempo dal ciclo produttivo. L’analisi è condivisa da Antonio Bonardo, responsabile Public Affairs di Gi Group, che individua nelle competenze linguistiche una spinta determinante all’assunzione: «Nella moda, nell’alimentare e nel lusso i profili richiesti spaziano dal commerciale all’assistenza alla clientela e la conoscenza di più lingue porta all’impiego». In Adecco Italia la crescita fa rima con 700. Dal primo gennaio l’agenzia per il lavoro ha assunto nel nostro Paese 700 persone con la formula dello « staff leasing». Rileva l’amministratore delegato Federico Vione che «è ripartita la meccanica per effetto dei nuovi investimenti di Fca nel torinese, a Melfi e a Modena nel nuovo centro di ricerca e sviluppo della Maserati». Non mancano le assunzioni per quelli che vengono definiti gli «architetti dei software», cioè esperti in Crm, acronimo che sta per «Customer relationship management», la gestione delle relazioni con i clienti e i fornitori. L’infrastruttura sulla quale viaggiano i numeri (e i dati) di un’azienda. Coloro che soffrono di più - ammettono gli addetti ai lavori - sono i profili intermedi. Come se la Grande Crisi avesse accresciuto il divario tra chi è iper-specializzato e la bassa manovalanza. Ormai a predominanza immigrata.
@nuvoladellavoro