«Dante Alighieri» L’incontro Mattarella-Riccardi
Il capo dello Stato Sergio Mattarella ieri ha ricevuto al Quirinale Andrea Riccardi, il nuovo presidente della Società Dante Alighieri, l’istituzione che tutela e diffonde la lingua e la cultura italiana nel mondo, accompagnato dal consiglio direttivo composto dai vicepresidenti Gianni Letta, Luca Serianni e Paolo Peluffo, e dal segretario generale Alessandro Masi. Riccardi, storico della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ministro per la Cooperazione internazionale con Monti, è stato eletto presidente della Società Dante Alighieri lo scorso 22 marzo. ipotizzare il dolo in una vicenda del genere mi sembra un ulteriore elemento di complicazione».
Alla Camera ci sono proposte per modificare la legge Severino equiparando sindaci e governatori (sospesi dopo la condanna di 1° grado) ai parlamentari (decaduti dopo la sentenza definitiva). Andrebbero tirate fuori dal cassetto?
«Se così fosse, un sindaco condannato in appello, mettiamo per peculato, resterebbe al suo posto. E questo non mi sembra consigliabile. Vorrei sottolineare che la sospensione per condanna non definitiva non l’abbiamo inventata: c’era già nel Testo unico del 2000».
Il presidente dell’Anac, Cantone, presenterà una proposta di modifica di uno dei vostri decreti, quello sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Fa bene?
«Cantone fa bene a chiedere un tagliando, a sollecitare una riflessione dopo tre anni sul tema degli obblighi di trasparenza per i dirigenti e di pubblicità delle procedure dell’attività amministrativa».