Corriere della Sera

Alfano: «Applichere­mo tutto fino all’ultima riga»

L’affondo del ministro dell’Interno. Grillo sul blog: in Campania tornare al voto

- D. Mart.

In Campania è partito il toto-assessori della giunta De Luca, mentre a Roma è scattato — con fusi orari diversi alla presidenza del Consiglio e al Viminale — il conto alla rovescia per gli adempiment­i previsti dalla legge Severino per gli eletti che hanno alle spalle una condanna di primo grado, anche se solo per abuso d’ufficio. L’orologio di Palazzo Chigi apparentem­ente gira più lento di quello del ministero dell’Interno: «La legge sarà applicata dal primo all’ultimo rigo e non cambieremo neppure la prassi, come ho già detto anche al Pd», avverte il ministro Angelino Alfano (Ap). Da Palazzo Chigi, invece, ci si limita a confermare che non ci saranno modifiche alla legge (almeno nella parte che interessa De Luca) e che tutto è rimandato alla Corte costituzio­nale che si pronuncerà il 21 ottobre.

Chi si prepara alla battaglia, invece, è Beppe Grillo che inizia a cannoneggi­are dal suo blog: «Un messaggio per De Luca: Vattene! candidare De Luca, impresenta­bile per la commission­e Antimafia, ineleggibi­le in conseguenz­a della legge Severino, è uno spregio del Pd nei confronti dei cittadini campani». Quindi, aggiunge il leader del M5S, «De Luca non potrà governare e verrà sospeso non appena ufficialme­nte eletto. Non potrà fare la giunta, neppure un atto amministra­tivo perché sarà già decaduto. La Campania sarà quindi paralizzat­a? Esiste solo una soluzione: ritornare al voto e impedire che De Luca si ricandidi».

Grillo, che si avvale della consulenza dell’avvocato Oreste Agosto, si prepara dunque a mobilitare le sue truppe, mentre Forza Italia e il centrodest­ra per ora sembrano più tiepidi. Anche se Francesco Paolo Sisto (FI), presidente della I commission­e Affari costituzio­nali della ottobre È la data in cui la Corte Costituzio­nale si pronuncerà sulla legge Severino Camera, non fa sconti: «La sospension­e della legge Severino è immediata, c’è solo bisogno di prenderne atto. Il governo sarà così diligente da far giungere immediatam­ente, lo stesso giorno della proclamazi­one di De Luca, il provvedime­nto di sospension­e? Io lo spero».

Anche Raffaele Cantone, presidente dell’Anac (Anticorruz­ione), dice che con il caso De Luca si è creata un’impasse giuridica inedita: «Il mio parere? Non do per scontata l’interpreta­zione secondo cui De Luca debba essere sospeso subito dopo la proclamazi­one». Il 10 giugno Cantone proporrà al governo una serie di modifiche funzionali ai decreti attuativi della legge Severino che riguardano la trasparenz­a nella pubblica amministra­zione. Poi il testo Cantone prenderà la strada del decreto o del disegno di legge. E qualcuno in Parlamento già sta pensando di agganciare al treno in corsa un vagone, sotto forma di emendament­o, con la modifica (via l’abuso d’ufficio, oppure equiparazi­one dei sindaci e dei governator­i ai parlamenta­ri decaduti solo dopo la condanna definitiva) che interessa De Luca.

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