Doria: gli abusivi a Genova? È anche un problema sociale Disonesto incolparmi per il ko
Sindaco, ma davvero il mercato abusivo dei migranti che davanti al Porto antico vendono merce rubata o presa dai cassonetti è un modello di economia circolare? «La definizione, contenuta nell’intervento di una consigliera della mia maggioranza, non era certo un elogio. Siamo consapevoli del fatto che si tratta di una dei punti critici di questa città».
Marco Doria è un comunista vecchio stile che detesta la demagogia. Dal 2012 governa Genova, tirato per la giacca dalle due anime della sinistra. Da una parte un Pd legalitario con qualche distinguo, dall’altra i reduci della rivoluzione arancione che si identificano in una visione più compassionevole del dramma dell’immigrazione. L’avanzata della Lega Nord in una città tendente al rosso è stata messa in conto al suo presunto lassismo sul tema, anche da molti esponenti del Pd sconfitto alle ultime Regionali. E così una storia locale come quella dei 400 ambulanti illegali che presidiano da tempo immemore il salotto della città è stata elevata a metafora della scarsa vocazione della sinistra a prendere di petto certi problemi. «La Lega Nord ha ottenuto un risultato allarmante in altre città liguri che certo non hanno il mercato di via Turati. Addebitare la sconfitta a quel che fa la mia giunta è paradossale, puerile, disonesto».
Definire «economia circolare» una pratica illegale è intellettualmente onesto?
«Nessuno intendeva proporla come un esempio. Al massimo in quelle parole c’è una forma di buonismo. Quello è un problema gravissimo che hanno anche altre città come Marsiglia, Milano, Roma».
Perché lei non riesce a risolverlo?
«Ci stiamo provando, in ogni modo. Ma è anche una questione sociale. È assurdo farne solo un tema di ordine pubblico». Non si può iniziare da lì? «Con le ruspe magari? Con l’esercito? Non è solo inaccettabile. È anche inefficace».
Come risponde all’accusa di lassismo?
«Le ruspe non consentono di affrontare in modo corretto i problemi che sono anche problemi delle persone e della società».
Tra queste persone ci sono anche gli abitanti imbestialiti che hanno votato Lega Nord?
«Sono disposto all’autocritica. Stiamo sbagliando. La nostra capacità di rispondere a un’emergenza, della quale certo non tessiamo l’elogio, è stata finora inadeguata».
Sta parlando degli abusivi del Porto antico?
«E anche della sinistra in generale. Non siamo stati capaci di prevenire e risolvere l’esplosione di questi fenomeni».
Sicuro che un intervento più deciso non sarebbe utile?
«Le maniere forti non eliminano il problema. Non ci sono forze dell’ordine a sufficienza per farlo sparire dalla città. Si spostano, diventa un continuo inseguimento». Quindi che fare? «Reprimere, ma anche controllare, gestire. Ci accusano di
Il confronto «So che qui la Lega è quasi al 20% ma noi dobbiamo affrontare certi temi con sensibilità» La nostra capacità di rispondere finora non è stata adeguata La sinistra in generale non è stata capace di prevenire e risolvere questi fenomeni