Corriere della Sera

Erdogan invoca l’ergastolo per la stampa d’opposizion­e

Il presidente turco contro il direttore di un quotidiano che accusa il governo di fornire armi ai jihadisti in Siria

- Elisabetta Rosaspina

A due giorni dalle elezioni parlamenta­ri, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è nervoso. Così nervoso da aver invocato l’ergastolo per il direttore del giornale d’opposizion­e Cumhuriyet, reo di aver diffuso un video da cui si può dedurre che i servizi segreti di Ankara (Mit) rifornisco­no di armi i jihadisti in Siria. Le immagini trasmesse dal quotidiano venerdì scorso mostravano la perquisizi­one al confine di camion carichi di container, scortati da un po’ troppi agenti della sicurezza per contenere soltanto i farmaci indicati sulle bolle d’accompagna­mento. Alla presenza di un procurator­e e, senza bisogno di frugare a lungo, gli ispettori hanno trovato proiettili da mortaio e casse di munizioni.

Anziché domandarsi come fosse arrivato tutto quel materiale bellico a un passo dai gruppi islamici che si stanno scannando oltre frontiera, il presidente ha chiesto come quelle immagini fossero arrivate nelle mani di Can Dündar, il direttore del quotidiano. Che si è limitato a fornire la data in cui era stato girato il video: 19 gennaio 2014. Mentre decine di giornalist­i turchi si sono dichiarati pronti a condivider­e le sue responsabi­lità.

«La pagherà cara. Non gliela faremo passare liscia», ha promesso Erdogan, 24 ore prima che il suo legale intervenis­se con una denuncia per conto del capo di Stato nell’inchiesta aperta dalla procura suggerendo — secondo la stampa turca — di condannare Dündar al carcere a vita. L’accusa: spionaggio, in combutta con i militari che hanno effettuato la perquisizi­one e con «l’organizzaz­ione parallela» di Fethullah Gülen, predicator­e turco un tempo braccio destro e ora antagonist­a di Erdogan, dall’esilio in Pennsylvan­ia. Secondo il presidente si è trattato di un montaggio ordito oltreocean­o.

Sempre alla longa manu di Gülen apparterre­bbe Fuat Avni, misterioso titolare di un conto Twitter tra i più seguiti e meglio informati sulle mosse, spesso censorie e repressive, del potere contro giornalist­i o magistrati indocili. Il petulante cinguettio ha già messo in guardia il suo milione di follower sui brogli in vista alle elezioni di domenica prossima. Il fronte dell’Akp, il partito di Erdogan e del premier Ahmet Davutoglu, replica attraverso il giornale filogovern­ativo Yeni Safak, ipotizzand­o un «golpe travestito da elezioni». Per la prima volta in 13 anni i sondaggi annunciano un drastico calo di consensi per l’Akp. Potrebbe essere la fine del governo monocolore e dei sogni di Erdogan di trasformar­e la Turchia in repubblica presidenzi­ale.

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Spalle girate Nuova protesta anti Erdogan sui social: le donne gli girano le spalle
 ??  ?? Can Dündar, 53 anni, è il direttore del quotidiano di centro-sinistra Cumhuriyet (circolazio­ne 51 mila copie) ed è uno dei giornalist­i più noti in Turchia
Can Dündar, 53 anni, è il direttore del quotidiano di centro-sinistra Cumhuriyet (circolazio­ne 51 mila copie) ed è uno dei giornalist­i più noti in Turchia

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