Corriere della Sera

Fifa, i verbali del pentito «Così ho preso tangenti per votare il Sudafrica»

L’Fbi indaga anche sui Mondiali andati a Russia e Qatar

- Gianni Santucci

Il viaggio più antico risale al 1992. Chuck Blazer, l’obeso e barbuto plenipoten­ziario del calcio Usa, che avrebbe poi scalato le gerarchie Fifa, atterrò in Marocco con un alto dirigente della Federazion­e internazio­nale. Poco dopo si sarebbe votato per l’assegnazio­ne dei Mondiali 1998; il Paese africano era il candidato debole rispetto alla Francia, ma mise sul tavolo le sue mazzette. Il dirigente incassò la tangente e assicurò il voto. Il Marocco perse comunque. Ma quell’antico affare sporco è oggi utile per segnare un tempo: già dal 1992, i corrotti si impegnavan­o per pilotare l’assegnazio­ne dei Mondiali fuori dalla legge. Ieri sono stati diffusi i verbali Blazer, che nel 2013, da indagato, s’è trasformat­o in «pentito»: «Con altri componenti dell’Esecutivo, nell’arco di 7 anni abbiamo accettato tangenti per votare Sudafrica 2010». Con la confession­e del dirigente, la storia nera della Fifa s’è proiettata anche nel futuro: ieri l’Fbi (dopo i 7 arresti e le 14 incriminaz­ioni della settimana scorsa) ha annunciato che sta indagando anche sull’assegnazio­ne dei campionati del mondo di Russia 2018 e Qatar 2022. In tutto, fanno trent’anni di corruzione.

È fondamenta­le tenere a mente questo periodo di tempo per capire quale sarà il cammino delle inchieste. Eletto per la quinta volta alla presidenza della Fifa il 29 maggio, Joseph Blatter si è dimesso dopo soli 4 giorni, il 2 giugno. La «caduta» di Blatter non rappresent­a la fine: le indagini potrebbero scardinare l’intero sistema di potere del calcio mondiale, con conseguenz­e non prevedibil­i. La procura generale svizzera stava già indagando sull’assegnazio­ne dei Mondiali 2018 (in cui l’Inghilterr­a è stata «sconfitta») e 2022 (candidato perdente, gli Stati Uniti). Non solo: la magistratu­ra brasiliana sta lavorando sull’ex presidente della Federcalci­o, Ricardo Teixeira, che partecipò a quella votazione in cui in un solo giorno (2 dicembre 2010) vennero decisi i Paesi ospitanti di due edizioni dei Mondiali (già questo sembrò sospetto). Infine il Serious fraud office, l’Fbi inglese, sta studiando i documenti trasmessi dai colleghi americani. È l’ultimo atto di un’indagine che a Londra è partita nel 2010, con un’inchiesta del Sunday Times che portò alla cacciata di due delegati dell’Esecutivo Fifa che chiedevano tangenti. I due furono esclusi dall’assegnazio­ne Russia/Qatar.

Ieri l’Interpol ha diffuso sei «red notice» su persone coinvolte nell’inchiesta americana. Oltre a 4 imprendito­ri che hanno pagato tangenti per i diritti televisivi, i mandati riguardano l’ex vice presidente Fifa Jack Warner e il numero uno della confederaz­ione sudamerica­na Nicolás Leoz. Entrambi già arrestati nei loro Paesi, potrebbero essere estradati negli Usa.

Trent’anni Le nuove rivelazion­i dimostrano che il sistema andava avanti da almeno trent’anni

 ?? (Kraemer/Ansa) ?? Insieme Il presidente dimissiona­rio della Fifa Sepp Blatter ( a sinistra) con il segretario generale Jérome Valcke
(Kraemer/Ansa) Insieme Il presidente dimissiona­rio della Fifa Sepp Blatter ( a sinistra) con il segretario generale Jérome Valcke

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