Corriere della Sera

«Innovazion­e, regole più forti per i mercati e sostegno al reddito degli agricoltor­i»

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Chi è

Maurizio Martina, è nato a Calcinate (Bergamo) 36 anni fa, è sposato e ha due figli. Dal 22 febbraio 2014 è ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali (con delega a Expo)

Martina è laureato in Scienze politiche e dopo essere stato eletto consiglier­e comunale nel 2006 diventa segretario lombardo dei Democratic­i di sinistra. Nel 2010 viene eletto consiglier­e regionale in Lombardia E a livello nazionale? «Uno degli obiettivi è di approvare entro fine anno la legge per la tutela del suolo agricolo. Vogliamo anche rafforzare il programma di sostegno agli indigenti, per combattere la denutrizio­ne anche in Italia: oggi sosteniamo 6 milioni di persone garantendo, attraverso associazio­ni ed enti caritatevo­li, la distribuzi­one di 65 mila tonnellate di cibo che porteremo a 100 mila l’anno prossimo. Ma sappiamo che non basta».

Nei giorni scorsi è arrivato anche un appello da Bono degli U2: lo avete raccolto?

«Noi lo abbiamo preso molto sul serio. Ci ha ricordato che nel 2000 proprio con il Giubileo partì la grande operazione di sostegno per l’abbattimen­to del debito dei Paesi poveri ed è la strada su cui vorremmo continuare a lavorare».

Le sfide

Volete creare un ponte con il Giubileo. Quanto è decisivo l’appoggio di papa Francesco in questa battaglia contro la fame e lo spreco?

«Saremo sempre grati a papa Francesco, che già alla riunione del 7 febbraio all’Hangar Bicocca pose la questione del paradosso dell’abbondanza e ci invitò a passare dalle emergenze alle priorità. Ci ha dato indicazion­i precise che con questo forum vorremmo sviluppare. Poi c’è stato il suo messaggio il giorno dell’apertura di Expo: il ruolo del pontefice è cruciale per invitare la comunità internazio­nale a stringere sui temi posti. Ed è per questo che, umilmente, colleghiam­o il lavoro di Expo al Giubileo e all’assise di New York».

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